Assostampa del Molise rivendica il diritto dovere di raccontare i fatti ed esprime solidarietà al Cdr e alla Redazione della Rai di Campobasso contro l’attacco dell’assessore regionale al Lavoro

L’Associazione della stampa del Molise esprime solidarietà alla collega Silvana Ferrante, al capo redattore Filippo Massari, al Cdr ed alla Redazione della Rai di Campobasso, per il gravissimo episodio di intimidazione subito da parte dell’assessore regionale al Lavoro del Molise, Michele Picciano.

Nessuno può condizionare il lavoro di un giornalista, quando questi è chiamato a raccontare un avvenimento. A nessuno deve essere permesso di minacciare ritorsioni nei confronti di un caporedattore solo perchè si esige un'intervista. Il sindacato dei giornalisti giudica l’accaduto gravissimo, lesivo della dignità professionale e della libertà di informazione. E’ questa la riprova, ove mai ve ne fosse bisogno, del dilagante malcostume nella politica italiana e regionale, che vorrebbe i media asserviti alle ambizioni personali e al Palazzo. Per raggiungere l’obiettivo si tenta di “ingraziarsi” gli editori, e quindi le redazioni, attraverso costose campagne istituzionali e, ove questo non può avvenire, ricorrendo alla minacce velate o meno. I giornalisti molisani rivendicano il diritto-dovere di raccontare i fatti con onestà, libertà e serietà. Le frasi pronunciate dal politico contro i colleghi della Rai gettano un’ombra inquietante su come viene vissuta e affrontata, da taluni personaggi, l’informazione non condizionata e autonoma, qual è quella del servizio pubblico. Di fronte ad un episodio che non può e non deve essere tollerato in un Paese a democrazia compiuta, l’Asm si augura che l’Assessore Picciano faccia un passo indietro e chieda scusa per ciò che è accaduto. Ove questo non sarà, il Sindacato si rivolge al Presidente della Regione, Sen. Michele Iorio, affinchè l’istituzione assuma una posizione chiara e netta. Nel ribadire il pieno e incondizionato sostegno ai colleghi della Rai, l’Associazione della Stampa del Molise sottolinea che promuoverà ogni forma di mobilitazione e di condanna contro questo ed ogni altro gesto di arroganza e di sopruso ai danni degli operatori dell’informazione.