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Giudiziaria 21 Feb 2008

Assolti dall’accusa di diffamazione i giornalisti Maurizio Belpietro e Stefano Zurlo

Milano, 20 febbraio - Dire che la Cassazione ha fabbricato una condanna per un imputato non è reato. Sulla base di questa considerazione la prima Corte d'Appello ha confermato oggi l'assoluzione dei giornalisti Maurizio Belpietro e Stefano Zurlo che erano stati querelati dal giudice della Corte di Cassazione Alfredo Teresi.

Milano, 20 febbraio - Dire che la Cassazione ha fabbricato una condanna per un imputato non è reato. Sulla base di questa considerazione la prima Corte d'Appello ha confermato oggi l'assoluzione dei giornalisti Maurizio Belpietro e Stefano Zurlo che erano stati querelati dal giudice della Corte di Cassazione Alfredo Teresi.

Alla base della causa un servizio pubblicato il 6 marzo 2002 su 'Il Giornale' e in cui si attribuiva alla Suprema Corte la fabbricazione di una condanna nei confronti di Marcello Dell'Utri. In primo grado il Tribunale di Monza aveva assolto i due giornalisti ma la parte civile, patrocinata dall'avv. Leandro De Maio aveva fatto appello. Oggi in aula il sostituto procuratore generale Piero De Petris ha definito diffamatoria l'affermazione incriminata e si è unito alla parte civile nel chiedere la condanna. La Corte presieduta da Alba Chiavassa ha accolto le argomentazioni difensive dell'avvocato Salvatore Lo Giudice e ha confermato l'assoluzione. (ANSA)

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