Giovedì mattina, alle 12, Associazione Stampa Romana e Sindacato Cronisti Romani hanno organizzato un sit in davanti alla sede dell’Agi, a Roma, per esprimere solidarietà al collega Paolo Tripaldi e protestare contro la decisione dell’azienda di chiudere il rapporto di collaborazione con il cronista che per anni ha seguito per l’agenzia la cronaca nera e la cronaca giudiziaria.
Un sit in di solidarietà, un sit in di protesta, un sit in
di denuncia giovedì mattina alle 12 davanti alla sede dell’Agi, in via Ostiense
72.
La solidarietà è per il cronista Paolo Tripaldi che per anni
ha seguito quotidianamente la cronaca nera e la cronaca giudiziaria per l’agenzia
Agi del Gruppo Eni, e che ha fatto valere i suoi diritti per il riconoscimento
di un rapporto subordinato davanti al giudice del lavoro. La prima sentenza (i
processi sono lunghi) ha dato ragione all’azienda, che dopo pochi giorni ha
interrotto il rapporto di lavoro, motivandolo proprio con la causa intentata
dal collega.
La protesta è nei confronti dell’Agi, per una decisione che
va a colpire il diritto dei lavoratori di far valere le proprie ragioni in
giudizio. È la stessa agenzia infatti a far riferimento alla causa nella
lettera con cui chiude il rapporto di collaborazione.
La denuncia è contro una situazione che è collettiva dove i
contratti co.co.co., che il presidente del Consiglio ha promesso di cancellare,
consentono lo sfruttamento dei giornalisti e creano equivoci sulle mansioni
realmente svolte.
“L’Associazione Stampa Romana e il Sindacato Cronisti Romani
giovedì saranno in piazza, per testimoniare la difesa dei diritti più
elementari dei giornalisti, perché la difesa di Paolo è la difesa di tutti”,
scrivono in una nota Asr e Scr.
Anche i colleghi di Pressing e Nobavaglio al sit in di
solidarietà per Paolo Tripaldi
Al sit in organizzato dall'Associazione Stampa Romana e dal gruppo Cronisti
romani parteciperanno anche i colleghi di Pressing e del comitato Nobavaglio.
Ecco cosa scrivono.
"E' l'assurda storia che un nostro collega, Paolo Tripaldi, collaboratore
'storico' di nera e giudiziaria dell'Agi sta vivendo sulla sua pelle dopo
essersi rivolto al Tribunale del lavoro per cercare di tutelare i propri
diritti e uscire dalla 'gabbia' di molti anni di precariato. Dopo la sentenza
di primo grado che ha respinto l'istanza, il collega si è visto recapitare una
lettera con la quale l'Agi gli ha comunicato la disdetta del contratto di
collaborazione mai interrotta durante il contenzioso civile. Nel motivare la
decisione, l'Azienda ha fatto un esplicito riferimento alla causa di lavoro
intrapresa dal collega.
Quanto è accaduto a Tripaldi è gravissimo perché colpisce in primo luogo il
diritto di tutti i cittadini di poter agire in giudizio per ottenere tutela e
far valere le proprie ragioni davanti al giudice. E' un atto intimidatorio
gravissimo che colpisce un giornalista che ha sempre lavorato con onestà e
professionalità per garantire una informazione indipendente e di qualità".