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Fnsi 13 Nov 2004

Associazione Lombarda dei Giornalisti: Giovanni Negri è il nuovo presidente. Quarto Potere: "Convergenza sul programma". Nuova Informazione / Gruppo di Fiesole: "Alg, il vecchio che avanza". La replica di Stampa Democratica

Associazione Lombarda dei Giornalisti: Giovanni Negri è il nuovo presidente. Quarto Potere: "Convergenza sul programma". Nuova Informazione / Gruppo di Fiesole: "Alg, il vecchio che avanza". La replica di Stampa Democratica

Associazione Lombarda dei Giornalisti: Giovanni Negri è il nuovo presidente. Quarto Potere: "Convergenza sul programma". Nuova Informazione / Gruppo di Fiesole: "Alg, il vecchio che avanza". La replica di Stampa Democratica

QUARTO POTERE: "La convergenza sul programma per l'azione nel prossimo triennio dell'Associazione lombarda dei giornalisti ha portato le componenti sindacali Quarto Potere, Stampa democratica, Movimento giornalisti liberi e Tribuna stampa all'elezione del presidente e della Giunta dell'Alg. Giovanni Negri, candidato di Stampa democratica, è stato eletto presidente con i voti dei 19 consiglieri delle quattro componenti nel Direttivo dell'Alg, mentre il candidato di Nuova informazione, Guido Besana, ha ottenuto 10 voti: sei dalla sua corrente e quello dichiarato del consigliere di Impegno sindacale unitario. Spiace invece che i tre consiglieri di Senza bavaglio abbiano votato Besana alla presidenza dell'Alg senza dichiararlo apertamente prima dell'elezione. Il Direttivo ha anche nominato i componenti della Giunta dell'Alg. Tra i professionisti sono stati eletti Paolo Chiarelli (Stampa democratica), Daniela Stigliano (Quarto potere), Pierfrancesco Gallizzi (Movimento giornalisti liberi) e Beppe Ceccato (Nuova informazione), tutti con 10 preferenze. E' rimasta esclusa per minore anzianità sindacale Olga Piscitelli (Senza bavaglio), che pure aveva ricevuto 10 voti. Tra i pubblicisti-collaboratori sono invece risultati eletti Franco Marelli Coppola (Stampa democratica) con 5 voti e Massimo Cherubini (Movimento giornalisti liberi) con 4 preferenze. La nuova Giunta dell'Alg, riunita subito dopo il Direttivo, ha quindi nominato vicepresidenti Daniela Stigliano, con delega all'organizzazione, Paolo Chiarelli, con delega alla tesoreria, e Massimo Cherubini, mentre segretario è Pierfrancesco Gallizzi. Ecco la sintesi del programma presentato dal presidente Negri e su cui si sono impegnate le componenti che lo hanno eletto, tra cui Quarto potere: Autonomia e massima democrazia e trasparenza del sindacato, nel rispetto delle minoranze. Costruzione di una Vertenza regionale che affronti tutti i problemi della categoria, impostando un'azione complessiva di politica sindacale. Bisogna monitorare tutte le attività della categoria, per capire ciò che accade dentro e fuori dalle redazioni, e per portare il sindacato anche lì dove oggi è assente, come nei giornali elettronici ma pure nella free press. Valorizzazione e rafforzamento, nel rispetto delle norme, della commissione sindacale, anche attraverso la ricerca di un lavoro collegiale. Costituzione di una struttura di formazione e consulenza per i Cdr, che rappresentano il primo presidio sindacale per i colleghi e vanno difesi nel loro ruolo e rafforzati nelle loro competenze. Impegno di tutti i consiglieri nella vita dell'Associazione, sulla base dei compiti assegnati loro dal Direttivo. Elaborazione di una riforma statutaria che preveda l'introduzione del voto elettronico, con le necessarie modalità di tutela della privacy, e anche un riequilibrio nel Direttivo tra professionisti-professionali e collaboratori-pubblicisti. Sostegno e potenziamento dell'attività culturale e dell'immaginedel Circolo della Stampa. Miglioramento dei servizi di consulenza legale e fiscale e in generale di tutti i servizi forniti agli associati. Rafforzamento dello sportello freelance e impegno per la tutela dei giornalisti liberi professionisti, con la richiesta di pagamenti certi, in base a minimi definiti contrattualmente e secondo i tempi stabiliti dalla normativa europea ("entro 30 giorni dalla consegna dei pezzi"), e del versamento di una percentuale all'Inpgi e alla Casagit per ogni prestazione. Regole che devono vale pure per i pubblicisti, utilizzati e spesso sfruttati perché meno tutelati. Rifiuto e lotta all'uso selvaggio in redazione di collaboratori, freelance e stagisti. Effettivo utilizzo dei disoccupati per le sostituzioni. Maggiori garanzie per i contratti a termine. Impegno per il rispetto della legge 150/2000 sull'impiego dei giornalisti negli uffici stampa pubblici. Chi opera negli uffici stampa, ed è iscritto all'Albo dei giornalisti, deve avere un contratto di lavoro che venga discusso con la Fnsi. E vanno applicate norme valide in tutto il territorio nazionale nei concorsi banditi dagli Enti pubblici. Stamattina, inoltre, si è svolta la nomina ufficiale dei delegati della Lombardia al XXIV Congresso della Fnsi di Saint Vincent. I delegati hanno eletto Mariagrazia Molinari (Stampa democratica) capodelegazione e Michele Urbano (Nuova informazione) nella presidenza del Congresso, entrambi su proposta di Edmondo Rho di Quarto potere. Questore lombardo a Saint Vincent è stato invece nominato Pino Nardi (Impegno sindacale unitario)". NUOVA INFORMAZIONE/GRUPPO DI FIESOLE: Alg, il vecchio che avanza "Giovanni Negri, di Stampa Democratica, è il nuovo presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti. E’ stato eletto alla terza votazione, con quorum abbassato e con il voto determinante dei colleghi pubblicisti. Nuova Informazione ha scelto di presentare invece una candidatura davvero alternativa, quella di Guido Besana, puntando al rinnovamento e alla discontinuità con la passata gestione dell’Associazione. Nuova Informazione ha chiesto anche agli altri consiglieri il superamento di antiche e paralizzanti polemiche per dare finalmente alla Lombarda il ruolo che le compete: quello di sindacato regionale presente in modo costante sul territorio e a fianco dei colleghi. Invece le vecchie logiche hanno prevalso a cominciare dall'elezione di Giovanni Negri e proseguendo con le modalità di elezione dei sei membri della Giunta esecutiva (4 professionali e 2 collaboratori). Nuova Informazione - con Senza Bavaglio, Impegno sindacale unitario e Nuova democrazia sindacale - aveva infatti chiesto che, per l’elezione dei quattro consiglieri professionali, lo Statuto sociale (che consente ampi margini discrezionali), venisse interpretato in base a quello della Federazione: con l'indicazione di due preferenze anziché tre. Criterio questo che avrebbe consentito una maggiore rappresentatività delle varie componenti all’interno della Giunta. Il neopresidente Negri si è opposto a questa richiesta. I candidati professionali hanno ottenuto tutti lo stesso numero di voti. Sono stati quindi eletti - in base all'anzianità d’iscrizione alla Lombarda - i colleghi Paolo Chiarelli, Daniela Stigliano e Pierfrancesco Gallizzi per la maggioranza, e il collega Beppe Ceccato per tutti gli altri. Nuova Informazione alla Lombarda rimane all’opposizione, da dove continuerà nel proprio impegno, come sempre e in ogni sede, in difesa dei diritti dei colleghi". STAMPA DEMOCRATICA: A Nuova Informazione non resta che arrampicarsi sugli specchi L’elezione di Giovanni Negri (Stampa Democratica) alla presidenza della Lombarda evidentemente ha “irritato” la componente milanese di Paolo Serventi Longhi. Un comunicato, quello di Nuova Informazione, tutto da leggere. E qui c’è la risposta Giovanni Negri, della “vecchia” Stampa Democratica, è il “vecchio”. Forse sarebbe stato da rottamare, secondo la tesi, evidente anche se inespressa, di Nuova Informazione. Eppure è stato eletto alla Presidenza della Lombarda con il voto di 19 colleghi su 30. Ben più della maggioranza richiesta. Conseguenza logica dei risultati delle recenti elezioni. Grazie a una coalizione formata da Stampa Democratica, Quarto Potere, Movimento Giornalisti Liberi e Tribuna Stampa. Che si è ritrovata su un programma sindacale. Un programma senza aggettivi. Solo dalla parte dei giornalisti. . Guido Besana, Nuova Informazione (nuova???), sarebbe il nuovo che avanza. Benvenuto. Purtroppo non è stato eletto alla Presidenza della Lombarda. Alla quale aspirava dopo soli tre anni di esperienza sindacale al di fuori dei confini della sua azienda, Mediaset. Ma forse, più di lui, vi aspiravano quanti di Nuova Informazione/Autonomia, non riescono da oltre vent’anni a normalizzare quella che definiscono “l’anomalia lombarda”. Qualche motivo ci sarà pure. Nuova Informazione, lo dichiara, intendeva puntare “al rinnovamento (Besana, ndr) e alla discontinuità con la passata gestione dell’Associazione”. Libera traduzione del criptico linguaggio. Puntare “alla discontinuità con la passata gestione dell’Associazione” crediamo voglia dire che in Lombardia doveva insediarsi un presidente allineato alla maggioranza della Federazione. Che non avrebbe osato disturbare il manovratore con tutte quelle storie del contratto-groviera, dell’indipendenza, della democrazia. Ma Nuova Informazione/Autonomia non ce l’ha fatta ad ottenere i voti che le avrebbero consentito di conquistare la poltronissima. E neanche la poltroncina. Ancora una volta ha mancato l’obiettivo del consenso diffuso. Esattamente com’è andata per l’Inpgi e per l’Ordine. Qualche motivo ci sarà pure. Perse le speranze di una Presidenza, Nuova Informazione ha tentato la carta di una maggiore “penetrazione” nella Giunta, interpretando lo Statuto ALG in modo fantasioso. Ahi, ahi, ahi. Non si fa. Lo Statuto è chiarissimo. Lo Statuto dice che se quattro sono gli incarichi da ricoprire per i professionali, si attribuiscono tre preferenze. Ineluttabile. Allora cosa si inventa, Guido Besana, beninteso in nome del pluralismo? Semplice: un appello a tutti i consiglieri affinché votassero solo due nomi invece di tre, in modo che maggioranza e minoranza ottenessero la stessa rappresentatività in Giunta. Accipispoli (espressione toscana), che allievi disattenti ha Nuova Informazione: ma Paolo Serventi Longhi non predica da anni che la minoranza non conta? Possibile che ancora questi ragazzi non abbiano imparato la lezione? Bah. Comunque la maggiore rappresentatività deve essere costruita su un percorso comune, non tentata attraverso escamotages dell’ultimo minuto. E il percorso comune Stampa Democratica ha cercato di costruirlo con tutti, Nuova Informazione compresa. Che invece lavorava sotterraneamente per tentare il ribaltone. Anche in questo caso le è andata male. Conclusione: benvenuta opposizione.

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