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Sindacale 01 Nov 2006

Associazione della stampa ligure: "L'unità nella lotta per il contratto esige che il sindacato non faccia sconti a nessuno: editori, direttori e colleghi crumiri"

La Associazione Ligure dei Giornalisti condivide la decisione delle nuove iniziative di lotta e il metodo procedurale assunti dalla giunta consulta della Fnsi del 24 ottobre, ritenendo necessario il mantenimento di un alto livello di mobilitazione e di partecipazione alle iniziative sindacali per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico Fnsi Fieg e per il primo contratto degli uffici stampa.

La Associazione Ligure dei Giornalisti condivide la decisione delle nuove iniziative di lotta e il metodo procedurale assunti dalla giunta consulta della Fnsi del 24 ottobre, ritenendo necessario il mantenimento di un alto livello di mobilitazione e di partecipazione alle iniziative sindacali per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico Fnsi Fieg e per il primo contratto degli uffici stampa.

La scelta degli stati generali della categoria, con le rappresentanze di tutti gli istituti della categoria, è fondamentale nella speranza e nella convinzione che possa replicare l’esperienza vissuta mesi fa quando 400 delegati, con una unica astensione, approvarono le iniziative e le strategie a difesa dei diritti e delle tutele di tutti i giornalisti, con particolare riferimento al mondo del lavoro autonomo, del precariato e del miglioramento delle condizioni economiche dei nuovi assunti e dei primi livelli di retribuzione (praticanti e redattori con meno di 30 mesi di anzianità). E’ fondamentale la scelta che il sindacato e tutte le Ars dovranno fare anche rispetto a quei giornali, a quei direttori e a quei giornalisti che hanno scelto o scelgono di fare uscire i giornali, mandare in onda telegiornali e gare sportive, durante lo sciopero, strumento delicato e pesante al contempo quando viene scelto, ma unico metodo dopo un anno e mezzo di mancata apertura del tavolo di trattativa. Né possono essere accettate le giustificazione di giornalisti, editori e direttori di giornali editi in cooperativa, di diversa espressione e linea politica, che scelgono di autoridurre le giornate di sciopero o, peggio, cercano incassi e diffusione nelle giornate di sciopero degli altri colleghi, occupando zone di diffusione solitamente non coperte. E’ una grave violazione dello statuto della Fnsi e delle Ars, del diritto dovere alla solidarietà, delle decisioni assunte democraticamente dal sindacato al quale liberamente si appartiene. E’ un errore esprimere giudizi positivi sulla parziale adesione allo sciopero dei giornali in cooperativa come accaduto nel caso de Il Manifesto e di altri giornali, non è accettabile che a Sky la logica dell’”abbonamento” (i giornalisti non sono abbonati con nessuno) porti alla ridicola scelta di uno sciopero autoridotto con partite diffuse con commento giornalistico. Alla Fnsi e alle Ars di competenza, la Ligure chiede ufficialmente di procedere secondo quanto stabilito dallo statuto federale anche in questi casi, così come hanno fatto tutte le altre Ars (Ligure compresa) che, certamente non a cuor leggero, sono intervenute con i deferimenti ai probiviri perché lo statuto e le decisioni assunte sono uguali per tutti, a destra, sinistra e centro. Non possiamo fare sconti al mondo della politica, agli editori ma anche ai colleghi di testate di qualsiasi orientamento politico: non si possono valutare queste situazioni in relazione al peso delle opportunità che rischiano di diventare poi degli antipatici opportunismi. E i giornalisti devono avere il coraggio di ripetere le manifestazioni organizzate durante le Olimpiadi, i Mondiali di calcio, il Festival di Sanremo, le elezioni politiche promuovendo una manifestazione nazionale massiccia e compatta, a Roma, in un giorno di sciopero. Non sarà e non deve essere una gita, ma una giornata in cui il mondo del lavoro giornalistico farà sentire la propria voce, cercando la solidarietà e la condivisione di tutta la società. La libertà di informazione, le garanzie (non privilegi) per il lavoro dei giornalisti sono un bene inalienabile e indispensabile. Come il diritto ad avere la trattativa per il rinnovo del contratto.

@fnsisocial

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