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L’annuncio della nomina di Franco Mugerli su aeranticorallo.it
Emittenza locale 23 Lug 2024

Associazione Corallo, Franco Mugerli nominato presidente

Il giornalista settantaquattrenne succede a Luigi Bardelli, morto a Pistoia lo scorso 12 maggio.

«Non mi aspettavo questa nomina che è arrivata direttamente dalla Conferenza episcopale italiana e la vivo come una chiamata a un servizio che mi fa tornare a casa». Lo dichiara Franco Mugerli, neo presidente dell'associazione Corallo che rappresenta 216 emittenti (173 radio e 43 televisioni) cattoliche. La sua designazione è stata definita nel corso della riunione del Consiglio direttivo dell'associazione a cui ha partecipato monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei.

Settantaquattro anni, nato a Milano dove vive con la sua famiglia, Mugerli ha iniziato nel 1976 come direttore di un'emittente radiofonica locale del Milanese. «Sono partito quasi 50 anni fa dentro l'avventura dell'etere in una piccola radio e poi si è sviluppato tutto il percorso. La nomina mi fa molto piacere spero di poter essere utile», aggiunge Mugerli, già direttore di Corallo, che come presidente guida tra il 1986 e il 1994. Ex dirigente di Tv2000 e del circuito radiofonico Inblu, ha presieduto il Copercom, il Coordinamento delle associazioni per la comunicazione prima e il Comitato media e minori al ministero dello Sviluppo economico dopo. Ha anche ricoperto la carica di co-presidente della Conferenza europea delle radio cristiane. Succede a Luigi Bardelli, morto a Pistoia lo scorso 12 maggio.

Il suo impegno con Corallo partirà dal «ripensamento del ruolo della comunicazione locale dentro il contesto massmediale che noi viviamo, e anche dentro la presenza di strumenti nazionali di cui è dotata la Chiesa italiana - prosegue Mugerli -. Sotto questo aspetto il ruolo dell'emittenza locale e dell'informazione locale è importante perché parla al cuore della gente e si interseca con le problematiche della quotidianità del territorio».

«Noi - conclude - vogliamo essere una voce diversa ancora una volta dentro le nostre località consapevoli che possiamo incontrare l'uomo e i suoi bisogni». (Ansa, 22 luglio 2024)

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