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Fnsi 09 Mar 2005

Assemblea dei Cdr delle sedi Rai regionali "Profonda crisi editoriale tecnologica e di agibilità professionale dell'informazione regionale. Falcidiati gli organici Tutto questo in un libro bianco" Eletti i coordinatori

Assemblea dei Cdrdelle sedi Rai regionali"Profonda crisi editorialetecnologicae di agibilità professionaledell'informazioneregionale.Falcidiati gli organiciTutto questo in un libro bianco"Eletti i coordinatori

Assemblea dei Cdr
delle sedi Rai regionali
"Profonda crisi editoriale
tecnologica
e di agibilità professionale
dell'informazione
regionale.
Falcidiati gli organici
Tutto questo
in un libro bianco"
Eletti i coordinatori

ASSEMBLEA DEI CDR DELLA TGR Saxa Rubra, 9 marzo 2005 Documento finale L’informazione regionale della Rai affonda da tempo in una grande crisi editoriale, tecnologica e di agibilita’ professionale che l’inerzia di un governo aziendale giunto ormai agli sgoccioli non sa o non vuole affrontare. Le pressioni politiche esterne continuano a ferire le autonomie professionali e gli assetti organizzativi, come accade dalla Lombardia al Lazio, dal Veneto alla Sicilia, dalla Toscana alla Calabria, senza che ne’ l’azienda ne’ la testata regionale intervengano in alcun modo a tutela dei propri giornalisti e del loro diritto a lavorare con la schiena dritta. Gli organici dell’informazione regionale continuano ad essere quelli piu’ falcidiati di tutta la Rai, sia sul versante dei redattori, sia su quello dei giornalisti per immagini, sia nel personale di produzione e gestione. E’ ovvio che in questo contesto nessuna nuova iniziativa editoriale potra’ mai essere varata sotto nessuna forma. L’informazione regionale della Rai e’ una ricchezza per il paese, rappresentando l’essenza stessa della natura di servizio pubblico della Rai e non un onere aziendale da sopportare; deve essere messa in grado di lavorare con le tecnologie piu’ avanzate, in rapporto con tutte le altre testate e le reti Rai . Su questa sfida dovra’ cimentarsi il nuovo governo aziendale; su questo criterio i giornalisti della TGR lo misureranno, in rapporto con la societa’ civile e con le istituzioni regionali. Sulla crisi dell’informazione regionale deve rompersi il silenzio. I CdR produrranno quanto prima un libro bianco sulle violazioni di liberta’ e lo sfascio organizzativo in cui la testata continua a muoversi, e preannunciano fin da ora, prima cioe’ dell’esito delle elezioni regionali, una manifestazione pubblica da tenersi dopo il voto, con adeguate iniziative di mobilitazione, a difesa dell’autonomia del servizio pubblico da tutte le pressioni esterne: chiunque si trovera’ al governo delle regioni, di qualsiasi colore, deve sapere in anticipo che l’informazione regionale non intende in nessun modo rassegnarsi a essere megafono del potere. Questo vale anche per i progetti di privatizzazione che dovessero prevedere uno spostamento di parti dell’azienda sotto il controllo dei governi regionali. Per seguire questa e altre future iniziative in accordo con l’Esecutivo l’assemblea dei Cdr della Tgr ha eletto un coordinamento nazionale composto da Umberto Avallone, Mario Franco Cao e Marzio Quaglino, a cui si aggiungono Maurizio Blasi e Daniele Cerrato in rappresentanza dell’Esecutivo Usigrai. Approvato all’unanimita’

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