Art. 21 propone alla Fnsi di dedicare il prossimo "Forum di Gubbio" a Enzo Baldoni. Il Segretario generale Fnsi: " Apprezzo la proposta che porterò all'attenzione della prossima Giunta"
Pubblichiamo la lettera inviata dai rappresentanti di Art.21 Federico Orlando e Beppe Giulietti e la positiva risposta del segretario generle della Fnsi Paolo Serventi Longhi. Alla cortese attenzione Segretario Nazionale FNSI dott. Paolo Serventi Longhi > Il tragico e barbaro assassinio di Enzo Baldoni ha riproposto in modo drammatico il tema del rapporto tra guerra , terrorismo e libertà di informazione. Tale rapporto è da tempo al centro dell'attenzione e della riflessione da parte del "Forum" internazionale della comunicazione che, da qualche anno, si svolge in Umbria , nella città di Gubbio. Enzo Baldoni era un giornalista "non professionista "che aveva deciso di dedicare parte della sua vita alla ricerca della verità contro ogni forma di censura e di bugia mediatica. Per questa ragione aveva deciso di esplorare i luoghi della guerra, della povertà, della dignità cancellata e oltraggiata. Enzo Baldoni era anche nato in questa regione, dove ancora lavora e risiede tanta parte della sua famiglia. A loro , ai suoi amici più cari , spetterà in primo luogo decidere quali potranno essere le forme più opportune per ricordare la vita e le opere di Enzo Baldoni. Da parte nostra, invece, potremmo decidere , se tutti voi condividerete questa proposta, di intitolare il Forum di Gubbio a Enzo Baldoni e di consegnare ogni anno un pubblico riconoscimento al giornalista "non professionista" all'emittente, all'autore di blog, al fotografo, che abbia dimostrato coraggio , rigore professionale, passione per la ricerca della verità contro il regime della bugia mediatica che tanto ha contribuito e tanto contribuisce ad alimentare la cultura della guerra, dell'odio, del terrorismo. La proposta è rivolta a tutte le Istituzioni umbre, alla città di Gubbio, alla Tavola della Pace , alle associazioni della società civile,e ovviamente a tutte le Associazioni del "Comitato per la libertà" , che hanno ideato e promosso il tradizionale appuntamento di Gubbio. Alla luce, infine, di quanto è accaduto a Enzo Baldoni, e al drammatico sequestro in atto dei due giornalisti francesi, sarebbe inoltre assolutamente urgente promuove un incontro tra tutti gli organismi internazionali che si occupano della libertà dei media e del rispetto delle convenzioni internazionali in materia. Tali accordi sembrano ormai ridotti a carta straccia e sarebbe necessaria una grande iniziativa internazionale capace di coinvolgere anche le Associazioni più aperte e sensibili che già operano, tra mille difficoltà nel modo arabo. La nostra disponibilità ad organizzare a partecipare ad un eventuale lavoro comune è assoluta . In attesa di una vostra risposta Vi inviamo i nostri più affettuosi saluti. Federico Orlando Presidente Associazione Art.21 Giuseppe Giulietti Portavoce Nazionale Art.21 Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, a seguito della proposta dell’Associazione Articolo21 di intitolare il Forum dell’Informazione di Gubbio alla memoria di Enzo Baldoni, ha risposto con la seguente lettera: "Carissimi amici, apprezzo molto la proposta che l’Associazione Art. 21 avanza alle istituzioni, al mondo dell’informazione ed alla società civile. Sottoporrò la proposta di “Art. 21” alla prima riunione della Giunta della Federazione nazionale della Stampa dopo le ferie estive, prevista per la prossima settimana, suggerendo un’iniziativa che vada nel senso da voi indicato. Il Sindacato unitario dei giornalisti, che da anni organizza il Forum dell’Informazione a Gubbio d’intesa con la Regione Umbria e il Comune di Gubbio, non può non ritenere di grande rilievo una riflessione, che coinvolga tutte le associazioni della società civile, i movimenti e i sindacati sui temi della libertà, dei diritti e della pace, nel nome di Enzo Baldoni. Enzo era una giornalista atipico, rigorosamente indipendente e profondamente sensibile alle innovazioni e allo sviluppo dei new media. E’ pertanto giusto ricordarlo sia sul fronte del lavoro autonomo giornalistico, sia su quello del cambiamento, nel rispetto delle regole, sia anche su quello della sicurezza degli inviati di guerra. Mentre era impegnato su questi fronti, Enzo è stato barbaramente assassinato. Egli amava la pace e noi giornalisti sappiamo quanto la guerra, le violenze, le intimidazioni, le censure, la propaganda siano nemiche della verità. In qualità di componente dell’Esecutivo della Federazione Internazionale dei Giornalisti, proporrò inoltre, nella prima riunione del nuovo organismo, fissata per metà ottobre a Bruxelles, di assumere una iniziativa di analisi dello stato dell’informazione in rapporto all’esigenza di difendere la pace e di condannare ogni forma di violenza che prenda a pretesto la necessità dei giornalisti di vedere con i propri occhi la realtà e di raccontarla. Troppi ormai sono i colleghi che, non potendo sottrarsi dalla inderogabile funzione sociale di informare, sono a rischio di odiosi e inaccettabili ricatti, di sequestri e di barbare uccisioni. Un momento significativamente unitario, che coinvolga tutte le organizzazioni degli operatori del mondo ed in particolare delle aree di crisi e del mondo islamico, mi sembra sempre più opportuno e utile. Per questo suggerirò alla Federazione internazionale un grande seminario da organizzare a Gubbio al più presto. Fraterni saluti” Paolo Serventi Longhi