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Unione Europea 12 Mar 2014

Arrestati gli aggressori del giornalista Kevin Lau Chun-to

Nove persone sono state arrestate per il coinvolgimento nell'aggressione a Kevin Lau Chun-to, ex giornalista del Ming Pao, uno dei più noti quotidiani di Hong Kong. Lau era stato aggredito il 26 febbraio scorso da una banda armata di coltelli che lo ha ferito alla schiena e a una gamba. Due degli uomini arrestati sono accusati di essere gli esecutori materiali dell'aggressione, mentre altri sette sarebbero loro complici.

Nove persone sono state arrestate per il coinvolgimento nell'aggressione a Kevin Lau Chun-to, ex giornalista del Ming Pao, uno dei più noti quotidiani di Hong Kong. Lau era stato aggredito il 26 febbraio scorso da una banda armata di coltelli che lo ha ferito alla schiena e a una gamba. Due degli uomini arrestati sono accusati di essere gli esecutori materiali dell'aggressione, mentre altri sette sarebbero loro complici.

Lo ha riferito la polizia di Hong Kong, oggi, in conferenza stampa. Gli assalitori, entrambi di 37 anni, si nascondevano nella provincia sud-orientale cinese del Guangdong, nella città di Dongguan, e dai primi riscontri, pare avessero legami con le triadi.
Gli altri sette, di età compresa tra i 30 e i 57 anni, sono stati arrestati a Hong Kong. Restano, invece, ignote le cause dell'aggressione. La polizia, al momento, non può stabilire se il motivo dell'aggressione a Lau fosse legata o meno alla sua attività di capo redattore del Ming Pao, ruolo che ha ricoperto fino al gennaio scorso. La vicenda della sua sostituzione all'interno del giornale era stato uno degli episodi più contestati dai manifestanti per la libertà di stampa che ancora nei giorni scorsi avevano sfilato per le strade di Hong Kong contro le interferenze cinesi nell'attività editoriale dell'ex colonia britannica.
L'aggressione a Lau, avvenuta in pieno giorno nel quartiere di Sai Wan Ho, aveva attirato le reazioni sdegnate dell'associazione di giornalisti di Hong Kong e del Club dei Corrispondenti Stranieri. Leung Chun-ying , amministratore delegato di Hong Kong, aveva apertamente condannato il gesto e promesso il pieno impegno delle autorità per fare luce sul caso e arrestare i responsabili dell'aggressione. (PECHINO, 12 MARZO - AGI)

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