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Giudiziaria 29 Apr 2009

Apcom e Gambero Rosso condannati per “comportamento antisindacale”

Il Tribunale di Roma, giudici rispettivamente Cristiano Valle e Paola Mastroberardino, ha condannato le società Telecom Media News spa e Gambero Rosso Holding per comportamento antisindacale in base al ricorso dell’Associazione Stampa Romana, patrocinata dall’avvocato Bruno Del Vecchio. Visto l’articolo 28 della legge 300, meglio nota come Statuto dei Lavoratori, i giudici hanno ritenuto scorretta e condannabile l’azione delle due aziende, che hanno di fatto impedito il libero esercizio dell’attività sindacale.

Il Tribunale di Roma, giudici rispettivamente Cristiano Valle e Paola Mastroberardino, ha condannato le società Telecom Media News spa e Gambero Rosso Holding per comportamento antisindacale in base al ricorso dell’Associazione Stampa Romana, patrocinata dall’avvocato Bruno Del Vecchio. Visto l’articolo 28 della legge 300, meglio nota come Statuto dei Lavoratori, i giudici hanno ritenuto scorretta e condannabile l’azione delle due aziende, che hanno di fatto impedito il libero esercizio dell’attività sindacale.

Nel caso di Telecom Media News spa, editrice dell’agenzia Apcom, si è trattato dell’omesso confronto fra Direzione e Cdr su alcune modifiche alla organizzazione del lavoro redazionale, avvenute senza il preventivo confronto con l’organismo di base. In questo caso il giudice ha non soltanto ordinato alla società di “assumere ogni provvedimento necessario a consentire gli incontri fra direttore e Cdr” previsti dall’articolo 34 del Cnlg, ma ha annullato “gli ordini di servizio emanati dal direttore di detta agenzia di stampa (Apcom, ndr) il 30 gennaio 2009 e il 3 marzo 2009”. Per quanto riguarda la Gambero Rosso Holding, invece, il ricorso si basava sempre sull’articolo 34 del Cnlg, non avendo l’azienda ottemperato all’obbligo di pubblicare integralmente un comunicato del Cdr e dell’Asr sul mensile “Il Gambero Rosso”. Il giudice ha accolto la tesi del sindacato e ha ordinato alla Grh spa di pubblicare sul primo numero del periodico Gambero Rosso”, successivo al presente decreto e sulla hompage del sito www.gamberorosso.it, la seguente nota: “Si comunica ai lettori che l’asserito comunicato attribuito al Cdr pubblicato sul numero 207 di aprile 2009 non corrisponde al testo originale predisposto dal predetto sindacato aziendale dei giornalisti, avendo l’azienda operato sul medesimo tagli di periodo ed espressioni al di fuori dei casi in cui ciò le era consentito”. “Una vittoria del sindacato dei giornalisti – è il commento del segretario dell’Asr Paolo Butturini –. Il tribunale ha confermato la validità dell’articolo 34 a presidio dei diritti sindacali dei colleghi. Spero che questo faccia riflettere tutte le aziende editoriali. L’Asr ribadisce che corrette relazioni sindacali devono basarsi sul rispetto delle leggi, delle regole e dei contratti”.

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