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Rai 30 Giu 2011

Annunziata: "Le mie dimissioni da 'In 1/2 ora' sono definitive"

''Le mie dimissioni sono definitive''. È quanto dice Lucia Annunziata che lascia il suo programma in Rai, In mezz'ora in polemica con il direttore di Rai3 Paolo Ruffini. Annunziata ha presentato le sue dimissioni stamattina al direttore generale Lorenza Lei che le ha chiesto se si potevano trovare altre strade, ma lei ha risposto di no.''Il direttore Paolo Ruffini – spiega Lucia Annunziata - lunedì 27 ha comunicato in comitato editoriale-aziendale di ritenere impossibile continuare a lavorare con me dopo la mia intervista al Messaggero ed ha chiesto alla Rai la possibilità di trasferirmi su altre reti.

''Le mie dimissioni sono definitive''. È quanto dice Lucia Annunziata che lascia il suo programma in Rai, In mezz'ora in polemica con il direttore di Rai3 Paolo Ruffini. Annunziata ha presentato le sue dimissioni stamattina al direttore generale Lorenza Lei che le ha chiesto se si potevano trovare altre strade, ma lei ha risposto di no.
''Il direttore Paolo Ruffini – spiega Lucia Annunziata - lunedì 27 ha comunicato in comitato editoriale-aziendale di ritenere impossibile continuare a lavorare con me dopo la mia intervista al Messaggero ed ha chiesto alla Rai la possibilità di trasferirmi su altre reti.

Ho preso atto - aggiunge - ed ho presentato questa mattina le mie dimissioni al direttore generale Lorenza Lei. Il dg mi ha chiesto se poteva trovare altre strade. Ho detto no, le mie dimissioni sono definitive''.
Già nella serata di presentazione dei palinsesti c'era stato uno scontro tra Ruffini e Annunziata, per l'assenza del suo programma dalla cartellina dei palinsesti autunnali che però il direttore aveva giustificato come un errore di stampa. Ma la giornalista aveva lasciato comunque la serata. Al momento, a quanto si apprende, l'addio alla Rai non prevederebbe un nuovo contratto con altra emittente.
Nel suo strappo con il direttore di Rai3 Paolo Ruffini Lucia Annunziata fa oggi riferimento ad un'intervista al Messaggero del 22 giugno, in cui parlava dello scontro la serata dei palinsesti e diceva che il suo programma era ''gestito come un fondo di magazzino. Orari variabili, nessuna promozione''.
Spiegando che l'assenza della brochure della presentazione dei palinsesti era stata ''l'ultima goccia''. Le scuse della rete non le erano bastate: ''Hanno raccontato anche tante bugie.
No, non mi basta'', aveva detto a ad Alberto Guarnieri del Messaggero. Aggiungendo poi che ''anche nel rapporto tra sinistra e televisione, in specie su Raitre, ci sono cose che proprio non vanno''. Ovvero ''Le stesse che vengono rimproverate al centrodestra. Piccole mafie, rapporti non chiari, privilegi attribuiti non secondo il merito''. E concludeva: ''Vogliamo ricordare come è stato mandato via Antonio Di Bella?''.
Paolo Ruffini gli aveva risposto definendo una 'stupidata' parlare di 'piccole mafie' a Raitre. ''Se ha parlato di piccole mafie ha detto una grande stupidata - aveva detto Ruffini intervenendo a '24 mattino' -. Lucia sa benissimo che il suo programma è in palinsesto, al suo programma voglio bene perché ha dato prestigio alla rete. Il termine mafie è proprio una stupidata''. (ANSA)

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