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Fnsi 21 Mar 2003

Andriolo (Alg): “Non giustificabile adesione Fnsi a sciopero” Serventi: “Incredibile dichiarazione Presidente Lombarda”

Andriolo (Alg): “Non giustificabile adesione Fnsi a sciopero” Serventi: “Incredibile dichiarazione Presidente Lombarda”

Andriolo (Alg): “Non giustificabile adesione Fnsi a sciopero”
Serventi: “Incredibile dichiarazione Presidente Lombarda”

Milano, 20 marzo 2003 Il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti Maurizio Andriolo comunica: Non credibile e non giustificabile il comunicato n.52 del 19 marzo che la Federazione nazionale della Stampa ha inviato per aderire alle manifestazioni di protesta delle confederazioni sindacali contro la così detta "unilaterale iniziativa militare in confronto dell’Iraq". L’informazione è al servizio di tutti e non di una parte. Le preoccupazioni della Fnsi dovrebbero esprimersi per l’eventuale disquilibrio dell’informazione che potrebbe essere diffusa in un momento così delicato per la vita nazionale e mondiale. Non è aggregandosi a manifestazioni che si difende la pace e il futuro democratico dei paesi e della nostra nazione. Affidare 2 ore di sciopero, non si sa a beneficio di chi, è stigmatizzabile soprattutto per un sindacato che si ritiene e vuole essere unitario. Roma, 21 marzo 2003 Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: "Incredibile e non giustificabile appare la dichiarazione del collega Andriolo. L'adesione ad uno sciopero proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cobas, Rdb, Confedir, e da centinaia di organizzazioni della società civile era ed è un atto doveroso di protesta contro la guerra, che ho proposto alla Segreteria nell'impossibilità di convocare ad horas una Giunta. Peraltro la formulazione dell'adesione è stata volutamente mantenuta su toni molto più "moderati" di quanto abbiano fatto i dirigenti sindacali come Savino Pezzotta. Allora, non si comprende la posizione (personale?) del collega Andriolo sullo sciopero, e risulta incomprensibile anche il riferimento ad un eventuale “disquilibrio” dell’informazione sulla guerra. Comunque, di questa vicenda parleremo nella prossima riunione della Giunta Esecutiva fissata per martedì prossimo 25 marzo.

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