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Sindacale 12 Dic 2009

Ancora tensioni al quotidiano Il Giornale di Vicenza. Esce anticipatamente il direttore Giulio Antonacci e entra Ario Gervasutti: Il Cdr conferma lo stato di agitazione e il pacchetto di scioperi, due dei quali già effettuati

Cambio al vertice giornalistico del Giornale di Vicenza (gruppo Athesis). Il contratto in essere tra azienda e direttore, Giulio Antonacci, viene rotto ticipatamente e unilateralmente dall'azienda con l'affidamento dell'incarico al nuovo direttore Ario Gervasutti che proviene dal Gazzettino. Il Cdr del quotidiano vicentino pur non contestando il diritto dell'azienda di cambiare il direttore, tiene a precisare in una nota che il negli ultimi tempi la redazione è stata sottoposta "a tensioni senza precedenti"  e conferma lo stato di agitazione concretizzatosi in un affidamente da parte dell'assemblea al Cdr di un pacchewtto di dieci giorni di sciopero, due dei quali già effettuati.

Cambio al vertice giornalistico del Giornale di Vicenza (gruppo Athesis). Il contratto in essere tra azienda e direttore, Giulio Antonacci, viene rotto ticipatamente e unilateralmente dall'azienda con l'affidamento dell'incarico al nuovo direttore Ario Gervasutti che proviene dal Gazzettino. Il Cdr del quotidiano vicentino pur non contestando il diritto dell'azienda di cambiare il direttore, tiene a precisare in una nota che il negli ultimi tempi la redazione è stata sottoposta "a tensioni senza precedenti"  e conferma lo stato di agitazione concretizzatosi in un affidamente da parte dell'assemblea al Cdr di un pacchewtto di dieci giorni di sciopero, due dei quali già effettuati.

1) Ario Gervasutti sarà il nuovo direttore del Giornale di Vicenza. Il consigliere delegato della società Athesis, Alessandro Zelger, ha comunicato al Comitato di Redazione la decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione giovedì 10 dicembre. Viene così interrotto con un anno di anticipo il rapporto fiduciario con Giulio Antonacci, direttore dall’ottobre 2002. L’avvicendamento avverrà nella settimana che precede il Natale. Si tratta del primo atto deliberato dalla società editrice del GdV dopo che un mese fa al ministero del Lavoro è stato sottoscritto l’accordo finale relativo allo “stato di crisi” aziendale e al conseguente piano di ristrutturazione.
2) Il piano presentato da Athesis, vale la pena ribadirlo ai nostri lettori, richiede alla redazione significativi tagli per contenere i costi, a partire da una riduzione dell’organico di cinque unità nell’arco dei prossimi due anni. La redazione ha accettato con senso di responsabilità di sedersi al tavolo delle trattative e di farsi carico di pesanti sacrifici, non ultimi i prepensionamenti di alcuni colleghi, ottenendo in cambio la salvaguardia di una serie di importanti garanzie e l’impegno a coltivare e valorizzare la professionalità dei giornalisti, attraverso percorsi di formazione, sviluppo della multimedialità e radicamento nel territorio.
3) Queste, evidentemente, non sembrano essere le priorità dell’azienda, che ha accordato una corsia preferenziale alla sostituzione del direttore, senza offrire alla redazione alcuna motivazione specifica per un cambio alla guida di un giornale che, nonostante la crisi generale dell’editoria, non ha mai registrato flessioni nelle vendite.
4) In queste settimane si stanno materializzando gli scenari prefigurati una decina di anni fa, quando le due associazioni degli industriali di Vicenza e Verona assunsero il controllo della società. I timori espressi dall’allora CdR trovano conferma nell’attualità: un assetto societario composito che si espone al rischio che a ogni cambio di presidenza di Assindustria segua un costoso cambio di direzione al giornale. È accaduto oggi, può accadere nuovamente domani.
5) La redazione del Giornale di Vicenza non intende in alcun modo contestare il legittimo potere dell’editore, che può sostituire il direttore in qualsiasi momento. Non può, però, accettare di essere esposta alle ricadute di scontri e scelte che nulla hanno a che fare con la raccolta e la produzione delle notizie. Per questa ragione l’assemblea di redazione rivendica il rigoroso rispetto dell’autonomia e della professionalità dei giornalisti e che il nuovo direttore si faccia interprete e garante, come avvenuto fino ad ora, di queste fondamentali richieste. In particolare, appare indispensabile che vengano tutelate le garanzie inserite nel piano di riorganizzazione del lavoro sottoscritto dal direttore uscente.
È necessario riportare chiarezza e serenità in un contesto lavorativo sottoposto negli ultimi mesi a tensioni senza precedenti. A fronte di questa condizione di disagio e preoccupazione, l’assemblea di redazione conferma lo stato di agitazione e il pacchetto di otto giorni di sciopero affidati al CdR.
Il Comitato di Redazione

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