«Non passa giorno, o quasi, senza che dalla piazza virtuale del social network arrivino attacchi, insulti e minacce (reali) ai giornalisti scomodi, 'colpevoli' di svolgere il loro lavoro al servizio del diritto dei cittadini ad essere informati. Ancora una volta a finire del mirino dei facinorosi del web è il collega Paolo Berizzi, 'manganellato' – come denuncia lui stesso dalle pagine di Repubblica – per i due ultimi pezzi sul '29 aprile' dei camerati a Milano. La Fnsi si schiera al fianco di Berizzi, costretto a vivere sotto scorta per via delle sue inchieste sulla ricostituzione di gruppi neonazisti e neofascisti in Italia. Auspichiamo che autorità e forze dell'ordine individuino e sanzionino quanto prima gli squadristi da tastiera che lo minacciano e gli consentano di svolgere in serenità e sicurezza il suo dovere». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.