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Fnsi 23 Dic 2004

Altri due giornalisti uccisi. E il bollettino sale a 120 morti

Altri due giornalisti uccisi. E il bollettino sale a 120 morti

Altri due giornalisti uccisi. E il bollettino sale a 120 morti

L'ultimo bollettino della Federazione Internazionale dei Giornalisti parla di 120 morti solamente nel 2004, confermando così l'idea che quest'anno sia stato uno dei peggiori per i giornalisti. L'11 dicembre scorso a Colombo, nello Sri Lanka, altre due uccisioni si sono aggiunte alla già lunga lista: Lal Jayasundara, un fotoreporter ventenne che lavorava per l'agenzia Wijeya, è stato ucciso in seguito ad un'esplosione verificatasi sei giorni prima durante uno spettacolo. L'evento era stato organizzato dal gruppo buddista estremista Sinhala per ricordare il primo anniversario della morte di Soma Thero, un sacerdote buddista. Mentre è arrivata oggi la notizia della morte di Deida Hydara, corrispondente dell'Agenzia France Presse che è stato ferito durante una sparatoria a Banjul mentre stava salutando i suoi colleghi del quotidiano The Point, di cui era il vice direttore. Demba Ali Diao, capo della Gambia Press Union, sostiene che Hydara era stato molto critico nei confronti delle autorità per quanto riguarda le nuove leggi, considerate persino repressive. IFJ ha chiesto un'indagine per cercare di fare chiarezza su questo caso. "Queste sono solamente le ultima perdite per un anno che è stato segnato da un orrore senza precedenti per il giornalismo," ha dichiarato Aidan White, segretario generale di IFJ, ricordando in particolare i casi delle Filippine e del Medio Oriente, dove sono stati uccisi rispettivamente 12 e 53 giornalisti. "Molte di queste morti non avrebbero potuto essere evitate, come abbiamo visto nelle Filippine, in Iraq e adesso in Gambia, ma ciò non toglie che debbano essere avviate delle pubbliche indagini per assicurare i responsabili alla giustizia." (traduzione di Paola Melani per Informazione Senza Frontiere) sito web: sito web: www.italian.it/isf

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