CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Un momento dell'incontro su algoritmi e informazione nell'ambito del Festival dei diritti umani
Online 23 Apr 2021

Algoritmi in redazione, Lorusso al Festival dei diritti umani: «Siano al servizio della buona informazione»

Partecipando al panel dedicato alle innovazioni tecnologiche nel settore dell'editoria, il segretario Fnsi evidenzia la necessità  che anche l'uso dei software più innovativi sia sottoposto a contrattazione. «Il lettore - rileva - ha diritto di sapere come e fino a che punto vengono utilizzati».

«I problemi che gli algoritmi pongono, anche sotto il profilo della tenuta delle istituzioni democratiche, è un tema che riguarda tutti, non solo i giornalisti: la pervasività degli algoritmi è un fenomeno col quale tutti dobbiamo fare i conti». Così Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale Stampa italiana, partecipando in videoconferenza al panel "Algoritmi, fake-news, accordi tra editori e Big Tech: il caos calmo dell'informazione" nell'ambito del Festival dei diritti umani 2021.

«Stiamo correndo il rischio che l'autorità si trasferisca sempre più dagli uomini agli algoritmi, che si nutrono di dati, quegli stessi dati che troppo spesso gli utenti scambiano in rete con la possibilità di accedere a determinati contenuti. Questa continua cessione di pezzi della nostra personalità consentirà alle grandi centrali che li raccolgono di andare sempre a incidere più sulle nostre vite», prosegue Lorusso.

Ribadendo che per affrontare un tema globale, occorre «cooperazione globale di una molteplicità di figure» del mondo dell'informazione, del diritto, della filosofia, della sociologia, il segretario Fnsi aggiunge: «Nello specifico del settore dell'informazione, l'algoritmo deve essere sfruttato per diffondere la buona informazione e ampliare la comunità dei lettori, non per contribuire, al contrario, a creare il fenomeno dei gruppi chiusi di persone che si autoalimentano delle proprie convinzioni, spesso basate su notizie false».

E infine, evidenzia Lorusso, «non si può consentire che l'algoritmo prenda il sopravvento sul lavoro della redazione. Informatici, ingegneri e analisti lavoreranno sempre più al fianco dei giornalisti, ma il lavoro degli uni e degli altri deve essere regolato. Anche l'uso degli algoritmi deve essere sottoposto a contrattazione. Il lettore ha diritto di sapere come e fino a che punto vengono utilizzati in redazione».

Introdotti e moderati da Danilo De Biasio, al dibattito hanno preso parte anche Anna Masera, public editor della Stampa; Vincenzo Vita, presidente dell'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico; Roberto Reale, giornalista, scrittore e docente; Elisa Marincola, portavoce dell'associazione Articolo21; il giornalista Arturo Di Corinto e la professoressa dell'Università di Padova, Laura Nota.

L'incontro, nel corso del quale sono stati trattati temi quali il fenomeno delle echo chambers o la logica dei clickbait, oltre al ruolo degli algoritmi nel giornalismo di oggi e di domani, rientra nel programma del Festival dei diritti umani 2021, per la seconda volta in edizione online, dedicato quest'anno al tema dell'Algoritmocrazia.

MULTIMEDIA
A questo link è possibile rivedere tutti gli appuntamenti realizzati nell'ambito del Festival dei diritti umani 2021.

@fnsisocial

Articoli correlati