«La persona protagonista della notizia, salvi i limiti di verità di quest'ultima, non potrà ottenere la cancellazione dall'archivio di un giornale online invocando il diritto ad essere dimenticata». È uno dei passaggi più rilevanti, contenuti nell'ordinanza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dal quotidiano online PrimaDaNoi.it, annullando con rinvio una precedente sentenza del tribunale di Pescara.
Il giornale – attivo dal 2005 al 2018 quando fu costretto a chiudere a causa della valanga di ricorsi innescata da un precedente pronunciamento, di senso opposto, della Cassazione – era stato condannato dal tribunale di Pescara in seguito al rifiuto di cancellare un articolo riguardante una persona che, nel 2015, aveva patteggiato i reati di frode in pubbliche forniture, sostituzione di persona e falso in atto pubblico commesso da privato. La richiesta di rimozione dell'articolo era pervenuta al giornale un anno e otto mesi dopo la pubblicazione della notizia. (Ansa)