«Minacce di morte e obbligo della scorta: è inaccettabile che una giornalista, per aver fatto il suo lavoro ed esercitato il diritto di cronaca, debba vivere blindata, in un clima di intimidazioni e minacce alla sua persona e nei confronti dei suoi familiari. Questo accade da oltre tre settimane a Monica Gasparini, giornalista de 'Il Piccolo', giornale di Alessandria e provincia». Così, in una nota, l'Associazione Stampa Subalpina che, insieme con la Federazione nazionale della Stampa italiana, si schiera «al fianco di Monica: alle forze dell'ordine – rileva il sindacato – va il grazie per il loro impegno e la loro presenza a protezione della categoria, ma una cronista deve poter svolgere liberamente il suo lavoro, informare dopo aver verificato i fatti, senza essere costretta a entrare in tribunale da ingressi secondari, limitata nei movimenti, isolata e continuamente bersagliata».
Il clima di odio verso i giornalisti, incalza il sindacato, «deve cessare, serve anche un intervento del legislatore anche sulle querele bavaglio: oltre all'incolumità fisica della collega, è in gioco la libertà di informazione, fondamento della democrazia. L'Associazione Stampa Subalpina, d'intesa con la Fnsi e assieme alla Commissione pari opportunità nazionale, segnalerà il caso all'Osservatorio cronisti minacciati del Viminale».