«Non passa ormai giorno senza registrare gravi episodi di aggressione contro i giornalisti. Oggi c'è la notizia delle lettere intimidatorie inviate al fondatore e al direttore di Repubblica, Scalfari e Verdelli, con un attacco rivolto ad un'intera redazione a cui esprimo piena solidarietà. Appena ieri a Bari si è verificato un atto intimidatorio subito dalla troupe della Tgr Puglia. Il livello di guardia è stato superato». Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'Informazione e all'Editoria Andrea Martella. «Si tratta di una situazione che sta mettendo a repentaglio la libertà di informazione e che danneggia la nostra democrazia. Di tutto questo il governo è perfettamente consapevole. Così come è consapevole della necessità di rafforzare la rete di protezione e le misure di tutela e contrasto», aggiunge.
«Da un lato il ministro dell'Interno Lamorgese ha provveduto tempestivamente a riattivare il Centro di coordinamento delle attività di analisi e scambio di informazioni su questo fenomeno. Al tempo stesso, con i ministri per l'innovazione tecnologica Pisano e quello della Giustizia Bonafede, abbiamo costituito un apposito gruppo di lavoro contro l'odio online. Siamo dunque in prima linea – conclude Martella – per mettere in campo, a fronte di quanto sta accadendo, le dovute contromisure ed introdurre i necessari anticorpi, anche sotto il profilo culturale e del linguaggio, che possono consentire di affrontare e sconfiggere questa emergenza che, doverosamente, va considerata tra le priorità d'azione del governo». (AdnKronos)