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Minacce 09 Feb 2016

Aggredito a fine partita, la condanna di Ussi e Assostampa Toscana

Aggredito e minacciato per un articolo sgradito. È successo a Pisa, al termine della partita di domenica con l'Arezzo, al collega Andrea Avato. Perentorio l'intervento di Ussi Toscana e Assostampa Toscana che chiedono che sull’episodio prenda ufficialmente una chiara posizione la Lega Pro, di cui l’Arezzo fa parte, ed esprimono la solidarietà della categoria al giornalista.

Aggredito e minacciato per un articolo sgradito. È successo a Pisa, al termine della partita di domenica con l'Arezzo, al collega Andrea Avato. Perentorio l'intervento di Ussi Toscana e Assostampa Toscana che chiedono che sull’episodio prenda ufficialmente una chiara posizione la Lega Pro, di cui l’Arezzo fa parte, ed esprimono la solidarietà della categoria al giornalista.

Aggredito a freddo, prima dal figlio calciatore e poi dal padre vicepresidente, mentre stava svolgendo il suo lavoro. È accaduto domenica 7 febbraio, nella mix zone dello stadio di Pisa, al termine della gara Pisa- Arezzo di Lega Pro. Indispettito da un articolo di mercato scritto nei giorni scorsi dal collega Andrea Avato sul sito www.amarantomagazine.it, il calciatore dell’Arezzo Simone De Martino lo ha offeso, minacciato ("vengo a prenderti sotto casa") e colpito con un pugno. Subito dopo che i due erano stati divisi dai molti presenti è entrato in scena Enrico De Martino, padre del calciatore e vicepresidente dell’Arezzo calcio. Alle pesanti offese è seguito anche un calcio che ha colpito Avato ad una gamba.
“Non è la prima volta che tesserati di società anche importanti, come l’Arezzo, si rendono protagonisti di atteggiamenti maleducati, offensivi, irrispettosi, arroganti, prepotenti, e, come in questo caso, perfino violenti – scrivono Assostampa Toscana e Ussi Toscana –. Quando non risulta gradita, alla libertà di stampa e di pensiero da tutti invocata si tende a rispondere con la prevaricazione e l’intimidazione”.
Ussi Toscana e l'Associazione Stampa Toscana chiedono quindi che sull’episodio prenda ufficialmente una chiara posizione la Lega Pro, di cui l’Arezzo fa parte e rivolgono al collega Avato “la solidarietà di tutta la categoria e la disponibilità a sostenerlo nelle iniziative che vorrà intraprendere”.

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