Il 'Secolo d'Italia' denuncia l'aggressione al suo direttore responsabile Luciano Lanna e alla collega Annalisa Terranova all'Università La Sapienza di Roma, al termine di una tavola rotonda organizzata da Azione Universitaria sui temi dell'8 marzo.
All'uscita dal convegno, sulla scalinata di Legge, riferisce una nota, ''i giornalisti sono stati insultati e spintonati da un gruppo di aderenti ai collettivi studenteschi sotto gli occhi di numerosi testimoni. Si è trattato di un'intimidazione violenta che va al di la' di ogni diritto di contestazione, intollerabile in una città universitaria''. ''Al dibattito avrebbero dovuto partecipare anche esponenti della sinistra, fra i quali Ritanna Armeni, in un contesto di civile confronto tra idee''. Il 'Secolo' invita la Federazione della Stampa e tutti gli operatori dell'informazione a porsi il problema del crescente potere che minoranze violente stanno assumendo nell'ateneo di Roma. (ADNKRONOS) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “E’ veramente triste che in un luogo deputato al sapere, alla formazione delle coscienze e delle idee si ripetano ciclicamente episodi di violenta intolleranza. L’aggressiva intimidazione subìta dal direttore del Secolo d’Italia e da un'altra collega della stessa testata, Luciano Lanna e Annalisa Terranova, è un nuovo inquietante ritorno alla violenza di piccoli gruppi di giovani che invece di preferire la forza delle idee cercano il sopruso muscolare come unico strumento di confronto. Ai colleghi del Secolo d’Italia la piena solidarietà del Sindacato dei giornalisti e di tutta la categoria. L’informazione libera e plurale sarà il migliore antidoto contro ogni rigurgito di intolleranza; da qualunque parte questa arrivi”. In merito alla pesante aggressione subita da Luciano Lanna e Annalisa Terranova all’ateneo di Roma “La Sapienza”, L’Associazione Stampa Romana esprime solidarietà ai due colleghi del Secolo d’Italia ed invita i responsabili della Principale Università della capitale ad attivarsi per far sì che questa ritorni ad essere quel luogo privilegiato di civile dibattito e sereno confronto nel rispetto di tutte le opinioni.