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Internazionale 06 Mar 2007

Afghanistan: Daniele Mastrogiacomo forse rapito dai talebani Fnsi: "Accertare subito situazione" Farnesina: "Stiamo compiendo verifiche"

L'inviato di Repubblica in Afghanistan Daniele Mastrogiacomo non ha più contatti con il suo giornale da domenica 4 marzo e la Farnesina sta compiendo delle verifiche attraverso l'ambasciata italiana a Kabul e l'Unità di crisi del ministero.

L'inviato di Repubblica in Afghanistan Daniele Mastrogiacomo non ha più contatti con il suo giornale da domenica 4 marzo e la Farnesina sta compiendo delle verifiche attraverso l'ambasciata italiana a Kabul e l'Unità di crisi del ministero.

Lo confermano fonti della Farnesina. Il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, di cui non si hanno più notizie da domenica sera, si era recato - a quanto si è appreso - nella zona di Kandahar. In questa area disponeva di contatti e intendeva realizzare alcuni servizi, ma ieri non si è messo in contatto con il quotidiano. (ANSA) Daniele Mastrogiacomo, secondo quanto si è appreso, aveva detto prima di partire di voler incontrare qualche capo taleban nell'Afghanistan del sud, nella zona di Kandahar. Mastrogiacomo sarebbe partito per l'Afghanistan a metà della settimana scorsa e l'ultima volta che il giornale lo ha sentito è stato domenica sera. Per tutta la giornata di ieri, invece, dal giornale non sarebbero riusciti a parlare con l'inviato. Daniele Mastrogiacomo era arrivato a Kabul il 28 febbraio. Prima di partire aveva preso contatti con alcune fonti locali nel sud del paese, dove era già stato in passato. (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Il Presidente e il Segretario Generale della Federazione nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, hanno preso contatto con i ministeri degli Esteri e della Difesa per sollecitare una immediata, forte iniziativa del Governo italiano per accertare la condizione in cui si trova il collega ed amico Daniele Mastrogiacomo. I giornalisti italiani esprimono grande preoccupazione per l’assenza di notizie e per il possibile coinvolgimento del collega nelle azioni di gruppi armati afghani che negli ultimi giorni hanno compiuto atti ostili nei confronti di cittadini dei paesi occidentali ed in particolare di giornalisti. Mastrogiacomo, così come gli altri giornalisti presenti nella regione, esercitava liberamente il diritto-dovere di informare. Proprio mentre il Governo e il Parlamento sono impegnati in un dibattito approfondito sul problema del rifinanziamento della missione militare in Afghanistan, occorre che le istituzioni garantiscano la sicurezza degli inviati e la possibilità per l’opinione pubblica del nostro Paese di conoscere la reale grave situazione di un conflitto che sta assumendo toni sempre più aspri. La Fnsi ha anche preso contatto con i sindacati dei giornalisti dell’Afghanistan e di altri Paesi islamici per chiedere interventi concreti per conoscere la situazione di Daniele Mastrogiacomo. Ai familiari e ai colleghi dell’inviato di Repubblica va la preoccupata solidarietà del Sindacato dei Giornalisti”. L'Associazione Stampa Romana esprime preoccupazione per la sorte del collega Daniele Mastrogiacomo. Ancora una volta un operatore dell'informazione sta testimoniando quanto sia difficile svolgere la funzione di giornalista indipendente in un teatro di guerra. L'Associazione Stampa Romana sollecita tutte le strutture governative competenti ad attivarsi per ottenere al più presto il rilascio del nostro collega.

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