Via libera dalle istituzioni Ue al Media Freedom Act, la legge Ue sulla libertà e la trasparenza dei media. L'accordo tra il Parlamento Ue e gli Stati membri è arrivato nel pomeriggio di venerdì 15 dicembre, dopo dieci ore di negoziato.
Il testo prevede l'obbligo per i Paesi Ue di garantire la pluralità dei media e proteggerne l'indipendenza da interferenze governative, politiche, economiche o private.
«Storico! Abbiamo un accordo sul Media Freedom Act. La prima legge in assoluto in Ue a protezioni di media e giornalisti. Nessuna ingerenza statale, più trasparenza», esulta su X la vicepresidente della Commissione Vera Jourova.
Soddisfatta la Federazione europea dei giornalisti che, pur «in attesa di un'analisi approfondita del testo dell'accordo e delle garanzie precise che esso propone per proteggere le fonti giornalistiche», ringrazia Jourova, le europarlamentari Sabine Verheyen e Ramona Strugariu e il ministro spagnolo della Cultura, Ernest Urtasun, rilevando come nella versione finale del Media Freedom Act non si faccia più riferimento alla possibilità di spiare i giornalisti sulla base di vaghi imperativi di "sicurezza nazionale": «Una vittoria per tutti i difensori della libertà di stampa e della democrazia».
La Efj e i suoi partner hanno condotto un'intensa campagna di sensibilizzazione con i suoi alleati nel Parlamento europeo, la Commissione Ue e con la Presidenza spagnola, «che ha svolto un ruolo essenziale – si legge sul sito web del sindacato continentale – nel superare le disposizioni, promosse da Francia, Italia, Malta, Grecia, Cipro, Svezia e Finlandia, finalizzate a legalizzare l'impiego di spyware contro i giornalisti, sulla base del semplice sospetto di una minaccia alla sicurezza nazionale».