La notte di mercoledì 30 aprile, l’auto della giornalista Ester Castano è stata danneggiata a Magenta, in provincia di Milano, in un parcheggio vicino l'entrata di un noto ritrovo di attivisti antifascisti. Qualche ora prima la cronista aveva partecipato, come moderatrice, a una conferenza antimafia al circolo Anpi di Inveruno. All'interno dell'auto erano ben visibili un mazzo di fiori e alcune locandine dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Gli aggressori hanno frantumanto un finestrino colpendolo con una spranga.
“Verso mezzanotte, dopo l’incontro all’Anpi - riferisce Ester Castano a Ossigeno - sono andata all'Ideal di Magenta ad assistere a un concerto. Ho lasciato la macchina a pochi passi dall'entrata del locale pubblico. All'una di notte sono andata a riprenderla e ho trovato il finestrino spaccato”.
Ester Castano è la cronista divenuta nota per le querele infondate dell'ex sindaco di Sedriano (Milano) Alfredo Celeste, archiviate dal giudice dopo un anno, a causa dei suoi aricoli di cronaca sul settimanale l’Alto Milanese, di cui Ossigeno si è occupato ampiamente (LEGGI).
La cronista ritiene che la sua auto non sia stata presa di mira per la sua attività giornalistica, ma per quella antifascista. Forse il vetro è stato rotto perché nell'auto c'erano i volantini dell'Anpi. “Spero non sapessero di chi fosse quella macchina, anche se alcuni amici mi dicono che non può essere una coincidenza. Qui c'è un clima di tensione. Due giorni fa - spiega Castano - un monumento in vetro dedicato a una famiglia ebrea è stato distrutto. In ogni caso se volevano intimorimi hanno fallito, io non mi faccio impaurire e oggi farò una denuncia ai carabinieri”.
Secondo la giornalista, “Magenta è vittima dell’attivismo neofascista. A febbraio era già stata danneggiata un’auto parcheggiata fuori dall’Ideal. La città negli ultimi giorni è stata tappezzata di manifesti per il corteo a Milano di ieri (in ricordo di Sergio Ramelli, ndr). Mi viene da dire che il 25 aprile è la festa della Liberazione, e il 29 quella dei fascisti”. Da http://www.ossigenoinformazione.it/