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Fnsi 18 Mag 2004

A Genova, la Polizia "sgombera" la sala stampa del tribunale dove era in corso una conferenza di un centro sociale. La Procura generale scarica le responsabilità sulla Polizia. La presa di posizione dell'Ordine, del Sindacato e del Gruppo cronisti

A Genova, la Polizia "sgombera" la sala stampa del tribunale dove era in corso una conferenza di un centro sociale. La Procura generale scarica le responsabilità sulla Polizia. La presa di posizione dell'Ordine, del Sindacato e del Gruppo cronisti liguri. Siddi: "L'informazione per molti appare un fastidio"

A Genova, la Polizia "sgombera" la sala stampa del tribunale dove era in corso una conferenza di un centro sociale. La Procura generale scarica le responsabilità sulla Polizia. La presa di posizione dell'Ordine, del Sindacato e del Gruppo cronisti liguri. Siddi: "L'informazione per molti appare un fastidio"

Sala stampa del tribunale “sgomberata”, questa mattina, dai poliziotti. Il motivo? Una conferenza stampa di esponenti di un centro sociale milanese relativa a un procedimento giudiziario che coinvolge quattro esponenti del circolo stesso. I motivi ufficiali? Secondo la procura generale c’era stata solo la richiesta alla polizia di rimuovere eventuali striscioni da Palazzo di Giustizia e non la necessità di richiedere un'inaccettabile autorizzazione preventiva. In qualunque modo si sia sviluppata questa vicenda e da qualunque parte provenga l'intimidazione ai giornalisti di dovere richiedere un'autorizzazione preventiva da chi sa quale autorità per potere svolgere una conferenza stampa a palazzo di giustizia certo è che l'atteggiamento di alcuni esponenti delle forze di polizia dimostra la scarsa considerazione della funzione della stampa. E quindi del valore di un'informazione libera, senza autorizzazione di nessuno, di cui l'opinione pubblica possa avvalersi in ogni momento. Dopo il giro di telefonate e di richieste di spiegazioni al questore, al procuratore generale e al responsabile della Digos di Genova abbiamo difficoltà a capire chi abbia preso tale iniziativa e con quali finalità, ma il fatto è che cinque giornalisti e un consigliere regionale hanno sentito l'"ordine" di sgomberare la sala stampa da chi stava parlando con i cronisti. Tutto ciò viene considerato dai giornalisti come un'intollerabile ingerenza nel loro lavoro. Lo zelo è stato quindi tale che, in mancanza di striscioni da rimuovere, si è pensato bene di rimuovere chi voleva parlare con i giornalisti, negando anche iniziative e frasi assunte di fronte a numerosi colleghi. Attilio Lugli, Presidente dell'Ordine Ligure dei giornalisti Marcello Zinola, Segretario della Associazione dei giornalisti liguri Marco Menduni, Presidente del Gruppo cronisti liguri Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “E’ davvero spiacevole l’allontanamento senza motivo dei giornalisti dalla scuola di perfezionamento delle forze di Polizia, dove teneva una conferenza il Ministro dell’economia Giulio Tremonti. L’episodio è sintomo di un crescente fastidio dei poteri verso l’informazione. Non si vogliono evidentemente testimoni imparziali e indipendenti, che siano tali per deontologia professionale ma anche perché presenti agli eventi. L’informazione per molti appare un fastidio, un incidente nel corretto circuito delle notizie, dove, probabilmente, si vorrebbero far girare solo veline. L’episodio che ha avuto al centro il Ministro Tremonti è l’ultimo di una serie, che in più parti d’Italia, va proponendosi con preoccupante ripetività. Appena ieri i giornalisti erano stati espulsi a Genova dalla sala stampa del tribunale, dove si svolgeva una conferenza stampa di un centro sociale relativa ad un procedimento giudiziario. L’Associazione stampa, l’Ordine e il gruppo dei cronisti della Liguria hanno protestato senza riuscire ad avere giustificazioni. Ma la stampa libera non è soggetta ad autorizzazioni ne può subire censure. Si illudono quanti immaginano di poter far circolare solo le cose di proprio interesse. La Fnsi, solidale con i colleghi, è impegnata permanentemente ad opporsi ad ogni tentativo di condizionamento improprio.”

@fnsisocial

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