L'Associazione Siciliana della Stampa ricorda l'impegno civile e il coraggio di Cosimo Cristina, ucciso dalla mafia nel 1960 a neanche 25 anni. «La sua morte, camuffata da suicidio, è stata purtroppo la prima di una lunga serie che ha visto i giornalisti siciliani pagare un prezzo altissimo nella difesa della libertà e della democrazia in Sicilia», afferma in una nota la giunta regionale della Assostampa.
«Quell'omicidio rimasto purtroppo impunito – aggiunge il segretario del sindacato regionale, Roberto Ginex – dimostra il coraggio e la volontà dei giornalisti siciliani nella ricerca della verità e il loro coraggio nell'affrontare le battaglie, anche le più difficili».
Cosimo Cristina, ricorda l'Assostampa, «era corrispondete da Termini Imerese del giornale L'Ora, che nel corso degli anni sarà colpito altre due volte, con la morte di Giovanni Spampinato e Mauro De Mauro. Il nostro pensiero va oggi a tutti i colleghi uccisi in questi anni in Sicilia e anche a tutti coloro che ancora oggi continuano il loro impegno su questo difficile fronte, pur se minacciati o affrontando gravissime difficoltà».