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Rai 04 Gen 2013

Zavoli: dai direttori Rai sgarro grave su par condicio Usigrai: si applichino subito le indicazioni della Vigilanza

''Quanto più tarderemo ad approvare la delibera, tanto più la Rai si sentirà messa in un angolo rispetto al rapporto con una parte dell'azienda che cade in totale ribalteria rispetto al cda'': così il presidente della commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli durante la seduta convocata per approvare la delibera sul regolamento di attuazione della par condicio per il servizio pubblico.

''Quanto più tarderemo ad approvare la delibera, tanto più la Rai si sentirà messa in un angolo rispetto al rapporto con una parte dell'azienda che cade in totale ribalteria rispetto al cda'': così il presidente della commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli durante la seduta convocata per approvare la delibera sul regolamento di attuazione della par condicio per il servizio pubblico.

Riferendosi ai direttori di reti e testate Rai, Zavoli ha sottolineato: ''va chiarito con la Rai come mai i direttori di reti e testate decidano come formulare gli inviti'', sottolineando che ''c'è un atteggiamento recidivo e inquietante'' e che ''lo sgarro è palese e grave''. Il presidente dell'organismo bicamerale ha tra l'altro ricordato la lettera da lui inviata al dg Rai Gubitosi in cui raccomandava di applicare per intanto la delibera del 2008 sulla par condicio e l'atto di indirizzo del 2003.
Le parole di Zavoli sono arrivate dopo un intervento di Paolo Bonaiuti del Pdl che, riferendosi alle polemiche pre-natalizie sulla presenza di Silvio Berlusconi in tv, e ribadendo le critiche sulle ripetute presenze di Mario Monti nei programmi di informazione Rai, aveva detto: ''Se tanto allarme desta l'infrazione della par condicio da parte di un singolo membro, perché non ci chiediamo come mai il rappresentante di una lista ancora senza nome va in tv nello stesso programma due volte nell'arco di 23 giorni? - e qui il riferimento è a Uno mattina di oggi e di qualche settimana fa -. Ci è andato come presidente del Consiglio o come candidato?''. ''Cosi' - si è chiesto Bonaiuti - non si crea una posizione di privilegio?''. Sempre Bonaiuti aveva chiesto ''se per andare in tv bisogna passare per il dg Gubitosi oppure per i soliti canali'', intendendo i direttori di reti e testate. (ROMA, 3 GENNAIO – ANSA)

 

PAR CONDICIO: USIGRAI, RAI APPLICHI SUBITO INDICAZIONI VIGILANZA

"Chiediamo al vertice di viale Mazzini di attenersi immediatamente alle indicazioni a garanzia di una pari rappresentanza di genere sia per gli ospiti politici che per le giornaliste e i giornalisti che gestiranno gli spazi informativi in vista delle elezioni". Lo sollecita Vittorio Di Trapani, segretario dell'Usigrai, con la commissione Pari opportunità Rai, dopo il via libera stasera della commissione di vigilanza al regolamento sulla par condicio per il servizio pubblico. L'Usigrai e la CPO giudicano "positive le novità in tema di parità di genere" introdotte, con specifici emendamenti, dal regolamento, "come piu' volte auspicato dall'Usigrai". Quanto alle rilevazioni dei dati dell'AgCom, "è indubbiamente un passo avanti - dice Di Trapani - la richiesta ai direttori di testata di acquisirli settimanalmente. Ma per una maggiore trasparenza e garanzia di pluralismo, torniamo a chiedere all'Autorita' di pubblicare i 'tempi di parola' dei leader, dei partiti e dei movimenti con frequenza maggiore, ogni 3-4 giorni". (ROMA, 3 GENNAIO - AGI)

 

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