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Fnsi 11 Gen 2011

XXVI Congresso Fnsi, Franco Siddi: “Serve un patto con le imprese”

''Serve un patto tra sindacato e imprese per evitare che la crisi occupazionale si trasformi in crisi sociale''. Lo ha detto il segretario della Federazione Nazionale della Stampa a margine del convegno sul futuro dell'informazione che fa da prologo al congresso di Bergamo. ''Dobbiamo far capire agli editori che non siamo competitori, vogliamo agire nel cambiamento, ma salvaguardando i diritti – ha aggiunto Siddi -. La sfida è allargare la base produttiva, distribuendo l'informazione su varie piattaforme. Vorremmo finalmente vedere giornalisti assunti nei nuovi media. Contro il precariato non bastano ricorsi al tribunale, che sono una sorta di pronto soccorso, la cosa importante è lavorare sulle regole, perché il contratto è una ricchezza sia per noi sia per le imprese''.

''Serve un patto tra sindacato e imprese per evitare che la crisi occupazionale si trasformi in crisi sociale''. Lo ha detto il segretario della Federazione Nazionale della Stampa a margine del convegno sul futuro dell'informazione che fa da prologo al congresso di Bergamo. ''Dobbiamo far capire agli editori che non siamo competitori, vogliamo agire nel cambiamento, ma salvaguardando i diritti – ha aggiunto Siddi -. La sfida è allargare la base produttiva, distribuendo l'informazione su varie piattaforme. Vorremmo finalmente vedere giornalisti assunti nei nuovi media. Contro il precariato non bastano ricorsi al tribunale, che sono una sorta di pronto soccorso, la cosa importante è lavorare sulle regole, perché il contratto è una ricchezza sia per noi sia per le imprese''.

 L'altra sfida fondamentale è quella sulla ''democrazia dell'informazione - ha concluso Siddi - per far questo serve una grande battaglia culturale, perchè se pensiamo che l'informazione è solo quella di parte, siamo tutti un po' più poveri''. (ANSA)

 

SIDDI, IMPEGNATI PER IL RISPETTO DELLE REGOLE

 

''Le sfide che attendono l'Fnsi sono da fare tremare i polsi. Dobbiamo allargare la base produttiva dei giornalisti a tutte le piattaforme e dobbiamo lavorare per salvaguardare la libertà di informazione. Tutto questo naturalmente deve essere fatto attraverso il rispetto delle regole, perché il contratto di lavoro non è una garanzia solo dei lavoratori ma anche delle aziende perché evita che ci sia del dumping tra loro''. Lo ha detto Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa, in occasione del convegno organizzato nella giornata inaugurale del congresso dell'Fnsi.

Per Siddi ''i giornalisti sono fondamentali per avere un'informazione di qualità. In questo ultimo anno abbiamo avuto esodi straordinari ma rimangono lo stesso situazioni di gravi crisi, in particolare nei settori dei periodici e dell'emittenza locale e privata. Bisogna evitare che queste situazioni di crisi si trasformino in un disastro sociale. Chi si avvicina alla nostra professione deve sapere -conclude Siddi - che non ci sono più le condizioni di una

volta''. (ADNKRONOS)

 

FNSI: SIDDI, CREARE CONDIZIONI DI LAVORO DECENTI PER GIORNALISTI

 

''Creare condizioni di lavoro decenti per i giornalisti''. E' questa la parola d'ordine di Franco Siddi: per il segretario generale dell'Fnsi, intervenuto a Bergamo alla giornata di apertura del 26mo congresso della federazione, ''ci attendono sfide da far tremare i polsi'', a partire dalla necessita' di ''ampliare la base produttiva dei giornalisti puntando su tutte le piattaforme''.
Ma per un sindacato ''sempre attento al mondo nuovo'', oltre che garantire una qualifica professionale per chi fa informazione anche su internet, ''l'altra sfida e' quella della liberta' dell'informazione'', unica strada per garantire un futuro al settore: ''Se l'informazione non e' più tale - ha sottolineato il segretario dell'Fnsi - anche l'industria editoriale deperisce''. Ed e' questo l'obiettivo del contratto nazionale del lavoro giornalistico, un contratto che per Siddi ''garantisce non solo i lavoratori ma anche le aziende, evitando che ci sia dumping tra loro''.
Quanto ai comparti dell'editoria più colpiti dalla crisi, il segretario dell'Fnsi li ha indicati nei periodici, nell'emittenza locale e in quella privata. ''Bisogna evitare - ha detto a questo proposito - che questa situazione si trasformi in un disastro sociale''. fcz/sam/alf(ASCA)


TV: CONFALONIERI, SU DIRITTI CALCIO DAHLIA CI PENSEREMO

 

Il gruppo Mediaset, per il momento, sta a guardare sulla situazione dei diritti sul calcio che Dahlia tv potrebbe essere costretta a restituire alla Lega.

È quanto ha affermato il presidente Fedele Confalonieri rispondendo a una domanda a margine del convegno inaugurale del congresso della Fnsi a Bergamo. A chi gli chiedeva se il gruppo fosse interessato a rilevare i diritti delle partite di serie A in caso si rendessero disponibili, ha replicato: ''non so niente, ci penseremo''. (ANSA)

 

SOLE 24 ORE: CONFALONIERI, DOSSIER CESSIONE? NON MI RISULTA

MEDIASET NON PUÒ FARSI AVANTI, C'È UNA LEGGE

 

''Non mi risulta''. È la risposta di Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, ad una domanda sull'esistenza di un dossier in Confindustria per la cessione del quotidiano il Sole 24 Ore.

Confalonieri, che ha parlato a margine del convegno inaugurale del congresso nazionale della Fnsi a Bergamo, replicando a una domanda sul possibile interesse di Mediaset per la testata ha affermato: ''non possiamo neanche, c'è una legge''', riferendosi al decreto Milleproroghe. (ANSA)

 

TV: MEDIASET: CONFALONIERI, ENTRO ANNO CANALE ALL NEWS

 

''Abbiamo creato un'agenzia, News Mediaset, che ha come obiettivo di diventare un canale 'all news'''. È quanto ha detto il presidente di Mediaset Fedele Confaflnoieri nel corso del suo intervento al convegno inaugurale del congresso nazionale della Fnsi a Bergamo.

Confalonieri ha poi aggiunto che ''in Italia è entrato il più forte editore del mondo, nella tv, nei giornali e nel cinema, sappiamo a chi facciamo riferimento, e questo è uno stimolo in più per essere efficaci e per innovare, per noi editori e per i giornalisti''. (ANSA)

 

EDITORIA: CONFALONIERI, NO A ECCESSI DA CELODURISTI

 

BERGAMO, 11 GENNAIO -  ''Voglio dare un monito ai celoduristi, sia da una parte sia dall'altra perche' si guardino indietro''. È quanto il messaggio lanciato dal presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri nel corso del suo intervento al congresso della Fnsi a Bergamo.

Confalonieri, che ha evocato le trattative ''negli anni 80' quando ero amministratore delegato del Giornale'', ha spiegato che ''a quell'epoca Montanelli era considerato un fascista, poi è diventato una icona della sinistra'', e c'era ''un clima fortemente ideologizzato''.

Guardando all'oggi, Confalonieri ha parlato di ''disponibilità dei nostri sindacati a corsi di formazione e al nuovo sistema editoriale''. Attenzione però anche ai ''bravi tagliatori di teste, che poi fanno diventare l'azienda un corpo esangue, perché razionalizzazioni e tagli non possono arrivare all'osso, perché altrimenti in azienda non si lascia più nessuno''. (ANSA)

 

L'ESPRESSO: DE BENEDETTI,PUBBLICITÀ WEB OLTRE 20% IN 3 ANNI

 

BERGAMO, 11 GEN - ''Gli ingressi pubblicitari da Internet de L'Espresso dovranno superare il 20% dei nostri ricavi entro 3 anni''. È quanto ha detto il presidente onorario del gruppo editoriale, Carlo de Benedetti, nel corso dell'intervento del congresso nazionale della Fnsi a Bergamo. (ANSA)

 

CALCIO: CONFALONIERI, PENSEREMO A DIRITTI DI DAHLIA TV

 

Bergamo, 11 gen. - "Non lo so, ci penseremo". Così il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri ha commentato la  possibilità che il gruppo televisivo rilevi i diritti tv di alcune squadre di serie A per il digitale terrestre detenuti oggi da Dahlia Tv. Confalonieri ha parlato a margine del convegno della Fnsi. (ADNKRONOS)

 

EDITORIA: DE BENEDETTI, GIORNALI MALATI MA NON MORIRANNO INNOVAZIONE SIA MOTTO PER EDITORI E GIORNALISTI

 

''Penso che i giornali non moriranno, ma non stanno per nulla bene e questo deve essere chiaro a noi editori e a voi giornalisti''. È quanto ha detto il presidente onorario del gruppo L'Espresso, Carlo De Benedetti, intervenendo al convegno nazionale della Fnsi a Bergamo. ''Le due profezie di inizio secolo - ha aggiunto - sulla scomparsa dei giornali di carta e dei giornalisti si sono rivelate due sciocchezze e tali resteranno''.

''Nel mondo però - ha proseguito - ci sono casi di successo, che possono dirci molto e sono basati sull'innovazione, per questo dico che 'innovare, innovare, innovare' deve essere il motto per editori e giornalisti''.

L'Ingegnere ha poi concluso il proprio ragionamento spiegando che ''la qualità è essenziale per l'informazione, e la qualità dell'informazione è necessaria per la qualità della democrazia. Quanto più l'informazione potrà viaggiare velocemente e correttamente, tanto più le persone saranno informate ed elevata sarà la qualità della democrazia''. (ANSA)

 

RCS: MARCHETTI, PIANO INDUSTRIALE PREVEDE NUOVE COMPETENZE

 

''Il nostro piano industriale prevede nuove competenze, non soltanto l'aggiornamento di quelle esistenti''. È quanto ha detto il presidente di Rcs MediaGroup Piergaetano Marchetti, parlando nel corso del congresso nazionale della Fnsi a Bergamo.

Secondo Marchetti, che ha sottolineato come ''lo slogan dell'innovazione non deve diminuire la qualità del lavoro'', la necessità del gruppo da lui guidato a ricorrere a nuove professionalità è dovuta ''anche grazie ai sacrifici fatti sul piano dell'occupazione e dei rapporti aziendali in questi anni''. (ANSA)

 

EDITORIA: MARCHETTI; RIVEDERE REGOLE SU CONCENTRAZIONI SALVAGUARDARE PLURALISMO

 

''Anche il futuro più sconvolgente ha un cuore antico, che passa attraverso un clima di pluralismo''. È quanto ha affermato a proposito del settore editoriale, il presidente di Rcs MediaGroup, Piergaetano Marchetti al congresso nazionale della Fnsi, citando l'autore Carlo Levi.

Secondo Marchetti la salvaguardia del pluralismo ''implica attenzione alle concentrazioni'' e per questo ''occorre riflettere se il nostro meccanismo di disciplina delle concentrazioni basato sui compartimenti stagni sia ancora adatto''. (ANSA)


EDITORIA: CONFALONIERI, GIORNALISTI DIVENTINO MULTIMEDIALI

BERGAMO, 11 GENNAIO - ''I nostri giornalisti devono diventare multimediali e digitali, non solo chi fa tv, ma anche chi fa carta stampata''. E' l'identikit della professione tratteggiato dal presidente Fedele Confalonieri, nel corso del congresso nazionale della Fnsi a Bergamo.

Confalonieri ha parlato di ''rivoluzione tecnologica in atto'', spiegando poi che ''con i nostri sindacati abbiamo fatto cose molto importanti (in azienda, ndr) perché hanno capito il

momento''.

L'editore ha sottolineato come ''abbiamo utilizzato le grandi capacità dei nostri giornalisti per migliorare l'offerta del prodotto'', affiancando anche l'apporto delle redazioni con quello di personaggi dello spettacolo, per la creazione di nuovi programmi televisivi. (ANSA)

 

EDITORIA: A CONGRESSO FNSI STRETTA DI MANO CONFALONIERI-DE BENEDETTI

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Stretta di mano tra il presidente del gruppo L'Espresso, Carlo De Benedetti, e il numero uno di Mediaset, Fedele Confalonieri, i due, tra i principali protagonisti nel mondo dell'editoria italiana, hanno partecipato allo stesso dibattito per la prima volta nella storia insieme in occasione del convegno di apertura del 26* congresso nazionale Fnsi. Terminata la prima sessione dei lavori, De Benedetti e Confalonieri non hanno rinunciato a una stretta di mano davanti a cameraman e fotografi.
fcz/cam/bra

FIAT: DE BENEDETTI, TONI TROPPO ALTI DA ENTRAMBE LE PARTI

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - ''I toni sono un po' troppo alti da una parte e dell'altra''. Questo il giudizio di Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo L'Espresso, sulla trattativa in corso tra Fiat e sindacati per i rilancio dello stabilimaneto di Mirafiori. De Benetti ha parlato a margine del XXVI Congresso del Fnsi in corso a Bergamo.
fcz/cam/rob

EDITORIA: MARCHETTI, NUOVA OCCUPAZIONE CON NUOVE COMPETENZE

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Il futuro dell'editoria sta ''nella multimedialita''' e percio' ''abbiamo bisogno di nuove competenze'', cosa che comunque ''portera' a nuova occupazione''. Questa l'opinione del presidente di Rcs, Pier Gaetano Marchetti, che oggi e' intervenuto a Bergamo alla giornata di apertura del 26mo congresso della Fnsi. ''Tutto cio' - ha aggiunto - puo' accadere anche grazie ai sacrifici che si sono fatti in questi anni''. Marchetti ha poi sollecitato la platea a ''fare attenzione alle concentrazioni'', spiegando che ''si deve riflettere sui meccanismi che regolano le concentrazioni che sono basati su comparti stagni, come quello delle tirature. Bisogna valutare - ha concluso il presidente di Rcs - se questi meccanismi siano ancora validi''.
fcz/cam/alf

EDITORIA: CONFALONIERI, PRECARIATO NON DIVENTI LAVORO NERO

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Nel settore dell'editoria ''non bisogna utilizzare il precariato come si usa il lavoro nero.
Sono cose che non vanno bene''. Lo ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, intervenendo al 26mo congresso nazionale dell'Fnsi.
Il presidente del gruppo di Cologno Monzese ha poi citato il bolscevico Lev Trotsky per affermare che l'editoria sta attraversando ''una rivoluzione permanente'', dove ''i giornalisti devono essere a disposizione del proprio gruppo editoriale''.
fcz/cam/alf

EDITORIA: DE BENEDETTI, GIORNALISTI RINGRAZINO PER PIU' VISIBILITA'

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Anziche' lamentarsi e chiedere aumenti di stipendio, i giornalisti che scrivono oltre che sulla carta stampata anche sul web dovrebbero ringraziare gli editori per la maggiore visibilita' ottenuta grazie alle nuove tecnologie. Questo, in sintesi, il ragionamento sviluppato da Carlo De Benedetti, presidente del gruppo l'Espresso, al 26mo congresso nazionale dell'Fnsi.
''L'interesse pricipale di chi fa il giornalista - e' stata la premessa di De Benedetti - e' quello di ottenere piu' visibilita' possibile''. Ed e' per questo che al presidente onorario del gruppo l'Espresso appare ingiustificato se ''i giornalisti chiedono piu' soldi per lavorare anche sul web''.
Perche' ''da parte mia penso che sarebbero i giornalisti a dover ringraziare gli editori che gli danno la possibilita' di essere visibili su una pluralita' di piattaforme''.
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente di Rcs, Piergaetano Marchetti: ''Quando in un ospedale arriva un nuovo macchinario per effettuare una diagnosi - e' stato il suo ragionamento - secondo voi un medico viene pagato di piu' per imparare a usarlo? E quando un professore di filologia classica deve fare una ricerca su internet, riceve forse un'indennita' per farlo?''.
fcz/sam/alf

MEDIASET: CONFALONIERI, ENTRO L'ANNO NUOVO CANALE ALL NEWS

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Quest'anno debuttera' un nuovo canale all news targato Mediaset. La conferma e' arrivata dal presidente del gruppo televisivo di Cologno Monzese, Fedele Confalonieri, ospite oggi a Bergamo del 26* congresso nazionale dell'Fnsi.
''Abbiamo creato un'agenzia news Mediaset - ha spiegato Confalonieri a un certo punto del suo intervento - che ha in nuce l'obiettivo di diventare entro l'anno un canale di all news''. E' questa - ha aggiunto ancora Confalonieri - una delle conseguenze della digitalizzazione della televisione, un processo che ''ha portato all'aumento dell'offerta''.
fcz/cam/alf

L'ESPRESSO: DE BENEDETTI, IN 3 ANNI DA INTERNET 20% RICAVI PUBBLICITARI

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Nel giro di tre anni L'Espresso sara' un gruppo editoriale capace di generare il 20% dei suoi ricavi complessivi dalla raccolta pubblicitaria su internet.
E' questo l'obiettivo indicato dal patron del gruppo editoriale, Carlo De Benedetti, durante il suo intervento al 26* congresso nazionale dell'Fnsi che prende il via oggi a Bergamo.
''Come gruppo L'Espresso - ha detto De Benedetti in un passaggio del suo intervento - ci poniamo l'obiettivo di arrivare a generare da internet il 20% del totale dei ricavi pubblicitari complessivi''.
fcz/cam/rob

FNSI: CONFALONIERI, GIORNALISTI DIVENTINO MULTIMEDIALI E DIGITALI

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - ''I nostri giornalisti devono diventare multimediali e digitali''. Per il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri e' questa la sfida che hanno di fronte i professionisti dell'informazione. Un discorso che ''vale non solo per i giornalisti della tv, ma anche per quelli della carta stampata''.
Tutto cio' secondo Confalonieri che e' intervenuto all'apertura del 26* congresso dell'Fnsi che prende il via oggi a Bergamo, rappresenta una mossa obbligata per un settore come quello dell'editoria alle prese con profondi mutamenti: ''Con la trasformazione tecnologica dovuta a internet e al digitale abbiamo preso atto che dovevamo ampliare l'offerta''. Per farlo pero', occorre chiedere ai giornalisti ''flessibilita' e capacita' di trasformarsi''. Ed e' per questo che in Mediaset ''ci si e' convertiti'', dato che ''siamo riusciti a fare accordi molto importanti con i nostri rappresentanti sindacali che hanno capito il momento storico''. Da Confalonieri un appello rivolto agli addetti ai lavori: ''Bisogna guardare anche indietro e lanciare un monito a chi fa il celodurista sia da una parte che dall'altra''.
fcz/cam/alf

FNSI: C. DE BENEDETTI, INNOVAZIONE COME ALLEANZA GIORNALISTI-EDITORI

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Puntare sull'innovazione per sancire una nuova alleanza tra giornalisti ed editori. E' questa la parola d'ordine lanciata da Carlo De Benedetti, patron del gruppo L'Espresso, dal palco del 26* congresso nazionale dell'Fnsi che prende il via oggi a Bergamo.
Di fronte a un settore, quello editoriale, profondamente mutato a causa della digitalizzazione e dell'avvento di internet, secondo De Benedetti ''il motto che deve legare editori a giornalisti e' innovare, innovare, innovare''.
L'obiettivo comune deve essere quello di una ''intelligente alleanza tra innovatori'', cosa che per De Benedetti rappresenta ''l'unica via da percorrere nei prossimi anni''.
Il settore dell'editoria sta dunque vivendo una profonda trasformazione. Di fronte alla quale ''solo una cosa non si potra' fare: fermarsi. E questo - ha puntualizzato - vale tanto per gli editori quanto per i giornalisti''.
Il numero uno del gruppo L'Espresso si e' poi soffermato su quelle che ha definito ''profezie degli anni scorsi'', quelle che in pratica prospettavano una moria della carta stampata e l'inutilita' del lavoro giornalistico. Tutte ''sciocchezze'' per De Benedetti che ha spiegato: ''I giornali non moriranno ma non stanno per nulla bene''. Quanto ai giornalisti, secondo De Benedetti non e' vero che non serviranno piu'. ''Non c'e' niente di piu' falso''.
fcz/cam/rob

EDITORIA: CONFALONIERI,NON MI RISULTA DOSSIER IN CONFINDUSTRIA SU 'SOLE'

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - ''Non mi risulta''. Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, liquida cosi' le indiscrezioni di stampa che prospettano un interesse di Confindustria a rilevare la totalita' delle azioni del Sole24Ore per poi rivendere in blocco il quotidiano.
Confalonieri, che ha parlato a margine del 26* congresso dell'Fnsi che prende il via oggi a Bergamo, ha negato un interesse di Mediaset per il quotidiano economico finanziario: ''Non ci pensiamo, c'e' una legge che lo vieta'', ha detto riferendosi alla legge Gasparri che impedisce al proprietario di un emittente televisiva di acquistare un quotidiano.
fcz/rf/rob

FNSI: CONFALONIERI E DE BENEDETTI PER LA PRIMA VOLTA A CONFRONTO

(ASCA) - Bergamo, 11 gen - Ci e' voluto il 26mo Congresso Nazionale della Stampa Italiana che prende il via oggi a Bergamo per organizzare un dibattito tra Fedele Confalonieri e Carlo De Benedetti. Un primato, se si considera che quello di oggi sara' il primo faccia a faccia in assoluto nella storia tra il presidente di Mediaset e il numero uno del gruppo L'Espresso, due tra i principali protagonisti del panorama editoriale italiano.
Confalonieri e De Benedetti sono agli antipodi. Il primo e' un fedelissimo di Silvio Berlusconi, sempre al fianco del Cavaliere fin dalle prime fasi della sua ascesa imprenditoriale. Il secondo ama invece presentarsi come editore progressista e vicino alle posizioni del centrosinistra (e' la linea editoriale di 'La Repubblica' e 'L'Espresso), tanto da chiedere all'indomani della fondazione del Pd all'allora segretario Walter Veltroni la tessera numero uno del neonato partito di centrosinistra. Ma caratteri tanti diversi non bastano da soli a spiegare per quale motivo due editori tanto autorevoli non si siano mai incontrati in un dibattito pubblico. Per capire le ragioni di questa strano rapporto occorre rispercorere a ritroso le pagine della storia contemporanea e tornare alla fine degli anni '80. Sono questi gli anni della cosiddetta battaglia di Segrate, combattuta da Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti a colpi di carte bollate per un unico obiettivo: il controllo della Mondadori. E' finita con il famoso 'lodo' che ha assegnato la Mondadori al Cavaliere lasciando pero' nelle mani dell'Ingegnere il quotidiano Repubblica e il settimanale L'Espresso. Un caso finito nelle aule di Tribunale, con i giudici di Milano che hanno stabilito che la sentenza che ha favorito Berlusconi e' stata una sentenza frutto di una corruzione in atti giudiziari. E la vicenda non e' ancora conclusa: il processo civile si e' concluso in primo grado con Mediaset condannata dal giudice Raimondo Mesiano a risarcire la Cir di De Benedetti per 750 milioni di euro, ed e' ancora un corso il procedimento di secondo grado.
E' un sindacato autorevole quello che chiama a confronto, in apertura dei suoi lavori i protagonisti dell'editoria: per il gruppo Rcs Corriere interverra' PierGaetano Marchetti, con lo scopo di progettare il futuro di un settore in forte trasformazione. Durante la cinque giorni si parlera' di lavoro giornalistico, di liberta' di stampa e di democrazia dell'informazione. Ma il momento clou sara' proprio la fase di apertura dei lavori. Perche' in Italia un dibattito tra Confalonieri e De Benedeetti ancora non lo si era visto.
fcz/mar/alf

ESPRESSO: DE BENEDETTI, 20% RICAVI PUBBLICITÀ INTERNET IN 3 ANNI

"Il gruppo Espresso punta ad ottenere, in tre anni, il 20% dei propri ricavi dalla pubblicità su internet". Secondo il presidente del gruppo, Carlo De Benedetti, il web sarà sempre di più un'opportunità di business. De Benedetti, che ha partecipato alla tavola rotonda "Giornalismo ed editoria in linea diretta con il futuro", in occasione della giornata inaugurale del 26esimo congresso Fnsi, ha spiegato che il modello di riferimento è quello del Financial Times i cui ricavi dipendono in maniera rilevante dalla pubblicità su internet.

"Noi - ha sottolineato - siamo ancora ben lontani". Sullo stato dell'informazione cartacea aggredita da internet, De Benedetti ha aggiunto: "i giornali non moriranno, anche se non stanno per nulla bene, e questo dev'essere chiaro a tutti: agli editori e ai giornalisti". (AGI)

 

EDITORIA: DE BENEDETTI, MULTIMEDIALITÀ DÀ VISIBILITÀA GIORNALISTI EDITORI DOVREBBERO ESSERE RINGRAZIATI

 

Bergamo, 11 gen. - '' L'interesse dei giornalisti è quello di avere la maggiore visibilità possibile. I giornalisti chiedevano più soldi per il web, per la multimedialità. Da parte mia penso invece che i giornalisti dovrebbero ringraziare gli editori che gli danno la possibilità di essere visibili su una pluralità di piattaforme''. Questa l'opinione del presidente del gruppo l'Espresso, Carlo Be Benedetti, che oggi partecipa ad un convegno sullo stato dell'editoria, organizzato dalla Fnsi. (ADNKRONOS)

 

EDITORIA: CONFALONIERI, FAREMO CANALE ALL NEWS

"Lanceremo presto, entro la fine dell'anno, il canale All News". Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, conferma l'evoluzione delle 'news Mediaset'. Alla testata lavoreranno "giornalisti multimediali, secondo una prospettiva che deve riguardare tutto il gruppo".

"I nostri giornalisti - ha detto Confalonieri partecipando alla giornata inaugurale del 26esimo congresso della Fnsi – devono diventare multimediali e digitali: questo riguarda chi fa la tv ma anche chi lavora nella carta stampata. Fino a qualche mese fa, il giornalista Mediaset metteva il servizio in una cassetta, mentre ora lo produce in file". Un processo professionale che secondo il presidente Mediaset "deve essere remunerato". (AGI)

 

FIAT: DE BENEDETTI, TONI TROPPO ACCESI DA ENTRAMBE LE PARTI

 

Il presidente del gruppo L'Espresso, Carlo De Benedetti, ritiene che nella vicenda riguardante l'accordo sullo stabilimento Fiat di Mirafiori, ''ci siano toni troppo accesi da una parte e dall'altra''. De Benedetti ne ha parlato a margine del convegno sull'editoria, organizzato dalla Fnsi. (ADNKRONOS)

 

EDITORIA: ANSELMI, SEMBRA AVVIARSI VERSO L'INNOVAZIONE

 

''La società dell'informazione  che in Italia a lungo è stata la società della conservazione, tanto da parte degli editori quanto da parte dei giornalisti, sembrerebbe orientarsi sul tema dell'innovazione'': lo ha detto il presidente dell'Ansa, Giulio Anselmi, intervenendo al congresso nazionale della Fnsi in corso a Bergamo.

 ''Il mondo editoriale - ha spiegato - forse ha ecceduto sul fronte dei tagli piuttosto che sull'impegno nella capacità imprenditoriale e manageriale'', mentre i giornalisti, ''si sono dedicati alla difesa della corporazione''.

Anselmi ha poi ricordato come ''anni fa i computer nelle redazioni venivano chiamati 'macchinette' e nessuno li voleva''.

Oggi, secondo il presidente dell'Ansa, ''l'atteggiamento fortunatamente sembra cambiato''. (ANSA)

 

 

FIAT: DE BENEDETTI, TONI TROPPI ACCESI DA AMBO LE PARTI

 

Sulla vicenda Fiat e sul referendum tra i lavoratori di Mirafiori per l'accordo siglato solo da alcuni sindacati e non dalla Fiom ci sono ''toni un po' troppo accesi da una parte e dall'altra''. È il breve commento rilasciato da Carlo De Benedetti, presidente del gruppo L'Espresso, che del Lingotto in passato era stato amministratore delegato, sulla vicenda Fiat abbandonando la sede del congresso della Fnsi a Bergamo. (ANSA)

 

 

FIAT: DE BENEDETTI, TONI TROPPI ACCESI DA AMBO LE PARTI

Sulla vicenda Fiat e sul referendum tra i lavoratori di Mirafiori per l'accordo siglato solo da alcuni sindacati e non dalla Fiom ci sono ''toni un po' troppo accesi da una parte e dall'altra''. È il breve commento rilasciato da Carlo De Benedetti, presidente del gruppo L'Espresso, che del Lingotto in passato era stato amministratore delegato, sulla vicenda Fiat abbandonando la sede del congresso della Fnsi a Bergamo. (ANSA)

 

EDITORIA: DE BENEDETTI,GIORNALISTI RINGRAZINO PER MULTIMEDIA

CONFALONIERI, USARE PRECARIATO COME LAVORO NERO NON VA BENE

 

Invece di chiedere aumenti ''i giornalisti dovrebbero ringraziare gli editori che gli danno la possibilità di essere visibili su una pluralità di piattaforme''. È quanto ha detto il presidente del gruppo L'Espresso, Carlo De Benedetti, intervenendo ad un dibattito al congresso nazionale della Fnsi.

''I giornalisti - ha spiegato - chiedono più soldi per la multimedialità, ma l'interesse del giornalista è avere la maggior visibilità possibile''. Da qui la provocazione di De Benedetti: ''Chiedono più soldi per lavorare sul web, ma da parte mia penso invece che dovrebbero ringraziare gli editori perché gli danno la possibilità di essere visibili su una pluralità di piattaforme''.

A De Benedetti ha fatto eco Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs Mediagroup, che ha paragonato il redattore al medico o al professore universitario: ''Quando uno fa il medico in corsia - si è chiesto - secondo voi chiede un'indennità per imparare ad usare una nuova macchina che arriva per fare diagnosi?''.

Marchetti ha poi proseguito chiedendosi: ''Quando un professore di filologia classica deve fare una ricerca su Internet, secondo voi si deve far pagare un'indennità?''.

Si è invece chiamato fuori dalla questione Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, che semplicemente ha spiegato come ''non bisogna usare il precariato come si usa il lavoro nero, sono cose che non vanno bene''. (ANSA)

 

EDITORIA: STRETTA DI MANO DE BENEDETTI-CONFALONIERI

 

Il presidente del gruppo L'Espresso, Carlo De Benedetti e il presidente del gruppo Mediaset, Fedele Confalonieri, si sono stretti la mano al termine del convegno sullo stato dell'editoria, organizzato dalla Fnsi a cui hanno partecipato entrambi. In passato il gruppo L'Espresso e il gruppo Mediaset, sono stati 'rivali' in vicende imprenditoriali, in particolare nella guerra per la conquista della Mondadori, che poi sono sfociate anche in controversie giudiziarie, ancora in corso. (ADNKRONOS)

 

UNGHERIA: LEGGE BAVAGLIO; NATALE, VIRUS PERICOLOSO IN EUROPA

 

''Un virus pericoloso si sta diffondendo in Europa. La FNSI dà tutto il suo sostegno ai giornalisti ungheresi contro la legge bavaglio del governo di Budapest e chiede alle istituzione italiane e europee di fare tutto il possibile per dire che in Europa non è tollerabile una legge così pericolosa''. Lo ha detto il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Roberto Natale, in apertura del Congresso di Bergamo. (ANSA)

 

FNSI: CONGRESSO; ANSELMI, SINDACATO PREMI QUALITÀ

 

''Da questo dibattito viene fuori una sfida per gli editori sul tipo di governance per le imprese editoriali e una per i giornalisti, che sono bravi a rivendicare i propri diritti e meno bravi a esercitare i loro doveri. Questi doveri si sostanziano da un lato nella garanzia della democrazia e dall'altro nella capacità culturale, che significa rispetto per i lettori e guardare avanti. Su questo aspetto, invito i sindacalisti ad avere chiaro che spesso hanno appiattito alla base il lavoro dei giornalisti, senza avere chiaro il discorso della qualità. Non tutti i giornalisti sono uguali: non lo sono per quello che fanno e non lo devono essere per quello che percepiscono''. Lo ha detto il presidente dell'ANSA Giulio Anselmi, in apertura del congresso della FNSI a Bergamo. (ANSA)

 

UNGHERIA: LEGGE BAVAGLIO;WHITE(IFJ), MOMENTO PERICOLOSO PER UE

 

''In 24 anni al vertice della Federazione Internazionale dei Giornalisti non ho mai assistito ad un momento più pericoloso per l'informazione in Europa. Per questo abbiamo detto che non è giusto che l'Ungheria prende la leadership dell'Europa. In Ungheria gli editori, grazie a questa legge bavaglio che confonde libertà di espressione e libertà di stampa, sono diventati ormai burocrati''. Lo ha detto il segretario della Federazione Internazionale dei Giornalisti Adain White, intervenuto a Bergamo al congresso Fnsi. (ANSA)

 

FNSI: CONGRESSO;DE BENEDETTI, ALLEANZA TRA FORZE INNOVATRICI

 

''Sia tra gli editori che tra i giornalisti ci sono forze innovatrici e conservatrici. Per uscire dalla crisi serve una nuova alleanza tra tutte le forze innovatrici. Gli editori hanno la necessità di affrontare nuovi investimenti per sopravvivere, i giornalisti devono invece accettare nuove regole, aumentando la produttività e dando prova di flessibilità''. Lo ha detto il presidente del Gruppo Espresso, Carlo De Benedetti, intervenendo ad un dibattito al congresso nazionale della Fnsi.

'La situazione dei giornali è difficile per quattro ragioni - ha proseguito De Benedetti - I giovani abbandonano i quotidiani per andare su Internet; la diffusione è scesa sotto quota 5 milioni ai livelli del 1935, quando il nostro era un Paese agricolo; nel 2009 gli investimenti pubblicitari sono calati considerevolmente; i ricavi sono diminuiti del 20%''.

''Il futuro - ha aggiunto - è composto da un'informazione su quotidiano, diffuso anche su Ipad, che spieghi le notizie e proponga una visione della realtà e da un'informazione on line che contenga, da un lato, notizie tempestive e certificate, e dall'altro approfondimenti e commenti da vendere anche con abbonamenti''. (ANSA)

 

FNSI: EDITORI AL CONGRESSO, SALVI COL MULTIMEDIALE

STRETTA MANO DE BENEDETTI-CONFALONIERI; RCS, 'SFIDA PLURALISMO'

Il mondo dell'editoria è malato, ma può guarire se riuscirà ad affrontare le sfide dei nuovi media, grazie anche ad una nuova alleanza tra imprenditori e giornalisti. La parola chiave è ancora una volta multimedialità da coniugare insieme a innovazione. Il futuro è nella capacità di declinare i prodotti su tutte le piattaforme e, per far questo, i redattori devono essere capaci di aumentare la produttività e dare prova di maggiore flessibilità, nel

rispetto dei diritti, ma senza chiedere per questo un corrispettivo in cambio. Questo il quadro delineato dai tre grandi editori intervenuti oggi al XXVI Congresso della Federazione Nazionale della Stampa in corso a Bergamo.

In particolare gli editori hanno sottolineato il ruolo di multimedialità e tecnologie, che consentono anche ai giornalisti di ''avere maggiore visibilità'', come ha spiegato lo stesso presidente del Gruppo Espresso, Carlo De Benedetti, che con una provocazione, accolta da numerosi brusii tra la platea dei delegati delle associazioni della stampa, ha invitato i giornalisti a ''ringraziare gli editori'' per l'opportunità offerta, anziché avanzare richieste economiche. Il tema di fondo resta però la crisi che - sempre secondo il presidente del Gruppo Espresso - richiede ''una nuova alleanza tra tutte le forze innovatrici''.

 ''Il futuro - ha aggiunto - è composto da un'informazione su quotidiano, diffuso anche su iPad, che spieghi le notizie e proponga una visione della realtà, e da un'informazione on line da vendere anche con abbonamenti''. ''I nostri giornalisti devono diventare multimediali e digitali, non solo chi fa tv, ma anche chi fa carta stampata''. Gli ha fatto eco il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, annunciando la nascita entro l'anno di un canale all news, partendo dall'esperienza dell'agenzia News Mediaset. I due, 21 anni dopo l'acquisizione di Mondadori da parte di Fininvest, si sono stretti la mano davanti ai 312 delegati riuniti a Bergamo. 

''Non voglio citare Trotzky sulla rivoluzione permanente'', ha proseguito Confalonieri, dicendo di concordare con Carlo De Benedetti sull'importanza dell'innovazione. Infine, il presidente di Mediaset ha precisato che ''non bisogna usare il precariato come si usa il lavoro nero, queste sono cose che non vanno bene''.

La sfida dell'editoria è anche quella del pluralismo, che di questa - ha spiegato il presidente di Rcs Media Group, Piergaetano Marchetti -  costituisce ''il cuore antico''.

Secondo Marchetti, la salvaguardia del pluralismo ''implica attenzione alle concentrazioni'' e per questo ''occorre riflettere se il nostro meccanismo basato sui compartimenti stagni sia ancora adatto''. Sul futuro del gruppo da lui guidato, Marchetti ha indicato l'opportunità che ''con gradualità parte dei contenuti dell'informazione on line diventino a pagamento''.

   Nell'era di Internet e dell'iPad, è da escludere comunque la morte della carta stampata. ''Le due profezie di inizio secolo - ha affermato De Benedetti - sulla scomparsa dei giornali di carta e dei giornalisti si sono rivelate due sciocchezze e tali resteranno''. (di Michele Cassano e Paolo Verdura)  (ANSA)

 

TORNABUONI: APPLAUSI AL CONGRESSO DELLA FNSI

 

La platea dei delegati riuniti al Congresso della Federazione Nazionale della Stampa ha dedicato un applauso a Lietta Tornabuoni, quando la giornalista del Tg1, Tiziana Ferrario, ha dato dal palco la ''triste notizia'' della morte ''di una collega di grande valore''. (ANSA)


GLI AVVENIMENTI DI MARTEDI' 11 GENNAIO

Si apre Bergamo il congresso della Fnsi con gli interventi di Carlo De Benedetti, Fedele Confalonieri e Piergaetano Marchetti.
Bergamo: 26mo Congresso Nazionale della Stampa Italiana "Il giornalismo e le sfide del cambiamento. Lavoro, qualita' e diritti per la liberta' e la democrazia dell'informazione". Alle ore 10,30 convegno di apertura "Giornalismo e editoria in linea diretta con il futuro". Partecipano, tra gli altri, Carlo De Benedetti, presidente Gruppo L'Espresso; Fedele Confalonieri, presidente Mediaset; Piergaetano Marchetti, presidente Rcs. Seguono alle ore 16,00 gli interventi di Roberto Natale, presidente Fnsi; Franco Siddi, segretario generale Fnsi. Presso Centro Congressi Giovanni XXIII. I lavori terminano il 15 gennaio. (RADIOCOR) 


EDITORIA: SIDDI (FNSI), NECESSARIO UN PATTO IMPRESE-SINDACATO

Agire nel cambiamento salvaguardando i diritti (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bergamo, 11 gen - "Serve un patto fra imprese e sindacato per evitare che la crisi occupazionale si trasformi in crisi sociale". Lo ha affermato Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, nel suo intervento al 26mo Congresso nazionale della Stampa italiana in corso a Bergamo. "Dobbiamo far capire agli editori - ha aggiunto Siddi - che non siamo competitori, vogliamo agire nel cambiamento ma salvaguardando i diritti". Secondo il segretario della Federazione la sfida e' quella di allargare la base produttiva, distribuendo l'informazione su varie piattaforme. "Vorremmo finalmente vedere giornalisti assunti nei new media. E contro il precariato non bastano ricorsi al tribunale, come una sorta di pronto soccorso. La cosa piu' importante e' lavorare sulle regole perche' il contratto e' una ricchezza sia per noi sia per le imprese". (RADIOCOR)

 

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