La lista “Giornalisti veneti per il sindacato di servizio” ha avuto il sostegno di 168 firme di colleghi e sarà l’unica presente nella scheda elettorale. La lista “Senza bavaglio” ha raccolto solo 35 firme valide per i professionali rispetto alle 56 necessarie e non può essere inserita nella scheda elettorale per le elezioni dei candidati del 14 e 15 ottobre nel Veneto. I candidati hanno messo a punto un documento che vi alleghiamo:
XXV Congresso della Federazione Nazionale della Stampa Puglia 26-30novembre 2007 LISTA "GIORNALISTI VENETI PER IL SINDACATO DI SERVIZIO" Caro collega, in una fase particolarmente difficile per i giornalisti italiani, si tiene dal 26 al 30 novembre in Puglia il XXV Congresso della Fnsi che dovrà rinnovare i vertici del Sindacato sulla base di un programma che, ci auguriamo, sarà condiviso 14 e il 15 ottobre, domenica e lunedì prossimi, si tengono in ogni provincia le elezioni dei delegati veneti al congresso. Un momento importante al quale ti chiediamo di partecipare appoggiando con il voto la nostra lista che si è formata attorno ad alcuni punti fermi. Noi non addebitiamo al gruppo dirigente uscente responsabilità particolari nel mancato rinnovo del contratto di lavoro Fieg-Fnsi, (totalmente a carico dell'intransigenza degli editori) se non uno stallo dell'azione sindacale, e delle iniziative di lotta, parzialmente colmato dall'importante lavoro svolto dal gruppo dirigente che ha portato al positivo accordo sulla previdenza del lavoro parasubordinato e autonomo giornalistico (cococo, freelances, occasionali) al Ministero del Lavoro. Stallo che ha messo in difficoltà le redazioni e i rappresentanti sindacali aziendali, pressati dagli editori che tentano di aggirare le norme contrattuali, e in alcuni casi di imporne l'assenza, in particolare sulla multimedialità e il telelavoro, e che impongono stati di crisi e riorganizzazione che negli ultimi mesi stanno producendo un centinaio di prepensionamenti tutti a carico dell'Inpgi, quindi della categoria. Dal congresso e dal gruppo dirigente che sarà eletto ci attendiamo idee chiare e capacità di intervento. E ci batteremo anche affinché al congresso prevalga un forte spirito unitario perché siamo convinti che solo un gruppo dirigente coeso e rappresentativo di tutte le voci che attraversano la categoria, possa reggere le sfide che ci attendono ed essere credibile e autorevole e autonomo di fronte alle controparti e alla Politica. A questo proposito indichiamo alcune priorità: 1) Rafforzamento della struttura organizzativa della Fnsi per un vero Sindacato di servizio capace di supportare i CdR (e i coordinamenti dei CdR che vanno comunque rafforzati) su tutti i fronti contrattuali, dalla carta stampata all'emittenza nazionale e locale, agli uffici stampa. 2) Vigorosa ripresa dell'iniziativa per il rinnovo contrattuale Fnsi-Fieg attraverso un rinnovamento della piattaforma Fnsi ormai superata dal tempo (sono passati quasi tre anni dalla presentazione) e dalle turbolenze in un settore in rapida trasformazione in senso multimediale: se gli editori rifiutano ancora pretestuosamente il dialogo, si riprendano le iniziative di lotta. 3) Rilancio dell'iniziativa per il rinnovo del contratto Aeranti-Corallo e per il primo accordo generale sui profili professionali dei colleghi che lavorano negli uffici stampa pubblici. 4) Difesa della professione e decisa opposizione a norme e proposte di legge (Mastella) che restringono la libertà di stampa. Atteggiamento fermo nei confronti del Governo sulle cosiddette "leggi di sistema", (riforma dell'editoria, della legge Gasparri, disegno di legge Gentiloni sulla Rai) affinché ne venga accelerata l'approvazione tenendo conto delle proposte della Fnsi. Richiesta al governo di un protocollo sulla concessione degli stati di crisi che stabilisca norme certe e vincolanti come nel caso della aziende iscritte all'Inps. 5) Opposizione ad ogni forma di precariato, anche favorendo accordi nazionali e aziendali che utilizzino la leva previdenziale e fiscale per premiare le aziende che stabilizzano i rapporti di lavoro come già avvenuto in occasione dell'accordo raggiunto tra Fnsi-Fieg e Inpgi al ministero del Lavoro sulla previdenza per il lavoro autonomo e parasubordinato. 6) Ribadiamo il carattere unico e unitario del Sindacato dei giornalisti e crediamo che vada difeso l'assetto federale a base territoriale della Fnsi da ogni tentazione verticistica. Riteniamo infatti che siano proprio le Associazioni regionali di Stampa assieme alle Consulte dei CdR il punto forte dell'organizzazione del sindacato sul territorio per dare voce e rappresentanza ai "giornalismi" come ribadito dai precedenti Congressi federali. Per i PROFESSIONALI quindi ti chiediamo di votare: Daniele Carlon, Gabriele Cescutti, Enrico Ferri, Andrea Camporese, Paola Colaprisco, Paolo Francesconi, Giovanni Paolo Nizzero, Giuliano Doro e Giovanni Sciancalepore In particolare sul fronte del lavoro autonomo noi ci impegneremo a sostenere la battaglia che il Sindacato ha già aperto, e in parte concluso positivamente, sul lavoro parasubordinato. La nostra priorità infatti è che vengano estese anche al mondo dei collaboratori e dei freelance quei provvedimenti previsti per gli altri autonomi iscritti all'Inps e che ora, grazie al tavolo aperto davanti al Ministero del Lavoro dalla Fnsi, sono stati concessi anche ai co.co.co., cioè i lavoratori parasubordinati. Provvedimenti, è bene precisarlo, inclusi nella Finanziaria 2007 ma da cui erano esclusi proprio i giornalisti. Le novità sono soprattutto sul versante dell'Inpgi 2: il contributo previdenziale a carico dell'editore sarà elevato dal 2 per cento attuale al 16.50 mentre per il giornalista scenderà dal 10 per cento di oggi al 6.50. L'editore inoltre sarà obbligato al versamento del contributo per un totale complessivo del 23 per cento, destinato a crescere al 26 per cento, con il meccanismo del sostituto d'imposta. Obbligo che finora grava interamente sulle spalle del giornalista collaboratore. I collaboratori coordinati e continuativi avranno diritto al trattamento di malattia e maternità. I collaboratori che non raggiungono un reddito annuo di 5.000 euro saranno esclusi dall’obbligo di contribuzione all’Inpgi 2. Ma priorità per noi è sostenere anche in futuro l'utilità dello Sportello Freelance che dal suo avvio si è dimostrato via via uno strumento sempre più efficace nell'aiutare in concreto i colleghi che collaborano in tante diverse situazioni: dalla consulenza e assistenza in materia contrattuale e legale a quella fiscale e previdenziale. Quindi per i COLLABORATORI ti chiediamo di votare: Paola Masera, Cristina Marchesi, Alessandro Ragazzo.