Robert Meeropol, esponente di spicco del mondo radical americano e animatore del Rosenberg Fund for Children: ‘’una accusa del genere, analoga a quella per cui furono condannati e messi a morte in giustamente i miei genitori, è incostituzionale e minaccia non solo la comunità di WL ma tutto il movimento progressista Usa’’
‘’I miei genitori furono messi a morte sulla base di una norma sullo spionaggio di natura incostituzionale ed è per questo che dobbiamo batterci per proteggere Assange’’.
E’ l’ appello lanciato da Robert Meeropol, il figlio minore di Julius ed Ethel Rosenberg, i coniugi messi a morte nel 1953 per ‘’cospirazione a fini di spionaggio’’ negli Stati Uniti, e raccolto in un’ ampia intervista di qualche giorno fa su Democracy Now.
Rifacendosi al processo subito dai genitori (una delle più controverse vicende della storia americana), Meeropol, esponente di spicco del movimento progressista americano e animatore del Rosenberg Fund for Childrean, analizza in particolare l’ impianto accusatorio che era stato utilizzato nel processo contro la madre e il padre e che potrebbe essere alla base di una azione giudiziaria analoga nei confronti del fondatore di WikiLeaks da parte del Dipartimento di giustizia Usa, di cui si parla da giorni.
L’ accusa di ‘’cospirazione a fini di spionaggio’’ – osserva Meeropol - è ‘’particolarmente insidiosa. Significa che QUALUNQUE persona con cui i miei genitori potevano aver discusso sulle loro azioni e le loro idee politiche avrebbero potuto essere travolta e colpita dalla stessa accusa se qualcuno avesse testimoniato che quelle conversazioni toccavano piani per fare spionaggio. E infatti il processo contro i miei genitori venne visto giustamente da molti di quelli che appartenevano alla loro stessa comunità politica ed erano vicini al Partito Comunista come una minaccia nei confronti di tutti.
(segue su Lsdi)