In una intervista ad Alternet, un sito online Usa di tendenza radical, il grande linguista spiega come il lavoro del sito stia svolgendo ‘’un grande ruolo di trasparenza’’, rivelando ‘’la profonda avversione per la democrazia da parte della nostra leadeship politica’’ – Dagli Stati Uniti un’ accusa di spionaggio per Julian Assange? – Il Guardian: ‘’ il mestiere dei media non è quello di proteggere il potere dalle situazioni imbarazzanti: è il governo che deve conservare i segreti’’ – Perché i giornalisti odiano Wikileaks? – Un appello in Italia a sostegno di Assange
* Mentre l’ Interpol conferma l’ esistenza di un mandato di cattura internazionale nei confronti di Julian Assange, per violenza sessuale, negli Stati Uniti comincia a circolare persino l’ ipotesi di un’ accusa di spionaggio per il fondatore di Wikileaks (Associated Press) e dall’ Islanda si rifanno vivi ufficialmente alcuni ex collaboratori del sito, annunciando la prossima nascita di un sito rivale, in polemica con il suo fondatore, che a suo dire "agisce come un imperatore" e avrebbe ‘’tradito lo spirito originario del sito’’ (Agi), dagli Stati Uniti risuona un giudizio seccamente favorevole al lavoro di Wikileaks da parte di un prestigioso analista del mondo contemporaneo, Noam Chomsky.
* In una intervista ad Alternet il grande linguista sostiene infatti che il sito ha svolto un grande ruolo di trasparenza, rivelando ‘’la profonda avversione per la democrazia da parte della nostra leadeship politica’’.
* Alternet ripubblica anche un lungo articolo di Simon Jenkins, del Guardian (che ha lavorato con Wikileaks all’ analisi e alla pubblicazione dell’ ultima ondata di documenti insieme a NYT, Spiegel, El Pais e leMonde), secondo cui ‘’ Il mestiere dei media non è quello di proteggere il potere dalle situazioni imbarazzanti: è il governo che deve conservare i segreti’’.
* Ai vari internauti che nutrono perplessità di fronte alla pubblicazione dei documenti della diplomazia Usa, chiedendosi: ‘’ma domani il mondo non sarà più pericoloso?’’, Owni.fr, il sito francese che da domenica scorsa sta dedicando alla vicenda un grande lavoro, ribatte con un’ altra domanda: ‘’Ma il mondo era meglio prima?’’.
Comunque, osserva Owni, ‘’più che un lavoro di trasparenza, gli Statelog offrono materia per un formidabile lavoro di profondità, che porteremo avanti nelle prossime settimane’’.
(continua su Lsdi).