«Nessuno può pensare di eludere il contratto di lavoro giornalistico né immaginare di realizzare prodotti editoriali senza l'apporto di giornalisti regolarmente contrattualizzati. Tanto più se è un parlamentare della Repubblica Italiana». È quanto affermano, in una nota, la Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e la Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa, riunite oggi a Roma.
La Visibilia Magazine – che fa capo a Daniela Santanchè – è stata messa in liquidazione e subito dopo i dipendenti sono stati posti in ferie forzate, ma le sue riviste “Visto” e “Novella 2000” continuano a uscire, realizzate da service esterni in violazione delle norme di legge e di contratto.
E negli intenti dell'azienda – spiegano Fnsi e Associazioni di Stampa – dovrebbero continuare a uscire in futuro senza i giornalisti dipendenti, nei confronti dei quali è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo e dopo aver unilateralmente dichiarato la chiusura della Cassa integrazione in essere.
Il sindacato dei giornalisti italiani, costantemente vicino ai colleghi dei settimanali “Visto” e “Novella 2000”, si oppone con forza alla strategia che Visibilia ha messo in atto e chiede all'editore chiarezza nella gestione di questa partita e il rispetto delle regole.
E diffida il liquidatore di Visibilia Magazine dall'eludere il contratto giornalistico e le norme generali sul lavoro e sugli ammortizzatori sociali, ora e nel caso di eventuali e già ventilate ipotesi di cessione dell'azienda o delle testate.
«La Fnsi, insieme all'Associazione Lombarda dei Giornalisti, vigilerà e agirà in tutte le sedi a difesa degli interessi dei colleghi di “Visto” e “Novella 2000”», concludono i rappresentanti dei giornalisti italiani.