L'assemblea dei redattori di Metro, nel pieno delle trattative per affrontare le attuali condizioni di difficoltà, ha appreso la notizia del cambio del direttore Giampaolo Roidi. «Un fatto grave e inatteso – commentano i giornalisti – che rischia davvero di pregiudicare gli sforzi posti in essere per raggiungere un accordo con l'editore Mario Farina, in vista della riorganizzazione del lavoro».
Tutti i giornalisti del quotidiano free-press sono uniti nell'esprimere «grande preoccupazione per questo avvicendamento alla direzione» proprio nel pieno di una complessa vertenza sindacale e nell'esprimere il rammarico per l’uscita del direttore Roidi, fondatore e anima di questo giornale.
«Metro, che voi lettori trovate gratuitamente ogni mattina – proseguono i giornalisti –, viene confezionato da anni con il 30% dei giornalisti in meno. Nonostante questo, i redattori responsabilmente nelle ultime settimane hanno tentato di tenere aperto un dialogo con l'editore Farina. Questo è l'ultimo capitolo di una vicenda che negli ultimi mesi ha visto la cessione di tutti i supplementi con il marchio Metro».
In questo scenario l'editore si appresta a chiedere una cassa integrazione al 50% per i giornalisti, con il trasferimento a Roma di tutti i colleghi milanesi e la chiusura della redazione di Milano. «Una prospettiva – conclude l’assemblea dei redattori di Metro - che non può essere accettata come punto di partenza per qualsiasi trattativa».