«Saremo scorta mediatica anche per Mario Paciolla, ma ogni passo sarà prima concordato con la sua famiglia e i suoi legali», ha scritto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti. Paciolla era un giornalista, iscritto in Campania nell'elenco dei pubblicisti dal 3 ottobre del 2011. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania «condivide quanto affermato dal presidente della Fnsi, ed è pronto a dare il proprio supporto alla famiglia e ai legale per qualsiasi iniziativa riterranno opportuna per ottenere verità e giustizia per Mario».
Sul caso nei giorni scorsi è intervenuto anche il senatore napoletano Sandro Ruotolo che al question time ha interrogato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per «pretendere, è la parola giusta, dalle Nazioni Unite la massima collaborazione con le autorità italiane e con i legali della famiglia per conoscere la verità sulla morte di Mario Carmine Paciolla, il nostro connazionale 33enne, ritrovato privo di vita presso la propria abitazione a San Vicente del Caguan, località a 650 chilometri da Bogotà».
A Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, è stato esposto uno striscione per Mario. «Una vicenda drammatica come questa merita verità e giustizia fino in fondo – ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris – e il nostro appello va al governo affinché si muova immediatamente con il ministero degli Esteri perché c'è bisogno di un'immediata e intensa attività diplomatica e giudiziaria. I primi giorni sono i più importanti, quindi bisogna tenere alta l'attenzione. La città di Napoli lo farà e ho preso l'impegno con i familiari, in particolare con la madre Anna, che noi saremo vicini alla famiglia dal punto di vista umano e con il massimo impegno politico e istituzionale. Ora c'è bisogno dell'azione del governo». (Da: sindacatogiornalisti.it)