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Ordine 24 Apr 2008

V2-Day, il presidente dell'Odg Nazionale, Lorenzo Del Boca a Grillo: “Senza Ordine ancora più disordine”

No all'abolizione dell'Ordine del giornalisti e del finanziamento pubblico ai giornali: è il senso della nota con la quale il presidente dell'Ordine nazionale, Lorenzo Del Boca, si oppone ai due punti di forza della protesta di Beppe Grillo alla vigilia del secondo Vaffa-Day, in programma domani a Torino.

No all'abolizione dell'Ordine del giornalisti e del finanziamento pubblico ai giornali: è il senso della nota con la quale il presidente dell'Ordine nazionale, Lorenzo Del Boca, si oppone ai due punti di forza della protesta di Beppe Grillo alla vigilia del secondo Vaffa-Day, in programma domani a Torino.

Se l'Ordine sparisse ''la qualità dell'informazione avrebbe un sussulto positivo? No, con tutta evidenza!'', sottolinea Del Boca, convinto che ''semmai, occorrerebbe un'azione contraria'' e cioè ''rafforzare l'Ordine dei giornalisti in modo che le sue azioni possano essere più tempestive e più efficaci''. Sì dunque a una ''necessaria'' modifica della legge del 1963, ''per rendere più moderna e attuale un'istituzione che, comunque la si voglia considerare, è un baluardo di libertà e di indipendenza''. Per Del Boca, ''senza Ordine, non soltanto non migliorerebbe la qualità dei giornali e dei telegiornali, ma la categoria sarebbe consegnata all'editore che deciderebbe di pubblicare soltanto quello che gli interessa''. E se questo già avviene, ''avverrebbe con maggiore frequenza e senza la possibilità di opporre alcuna resistenza''. Analogo il commento per l'abolizione del finanziamento pubblico ai giornali. Pur ammettendo che ''alcune testate ricevono delle sovvenzioni senza meritarle'' e che è necessario applicare ''controlli più incisivi e più severi'', Del Boca sottolinea che ''cancellare totalmente l'iniziativa avrebbe come conseguenza il silenzio di voci che non hanno la possibilità di camminare da sole''. Critiche, infine, a Grillo anche per questioni di stile. ''Quella del 'vaffa' è precisamente una strada che impedisce, di per sé, una collaborazione costruttiva. Al 'vaffa' - conclude - non si può che rispondere 'vaffa' tu''. (ANSA)

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