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Rai 20 Giu 2011

Usigrai: “Riprendiamoci la Rai!” Oggi la manifestazione

Martedì 21 giugno alle ore 18 al Piccolo Eliseo in Via Nazionale mobilitazione promossa dall’Usigrai dal titolo ''Riprendiamoci il servizio pubblico!” "Un bene comune - come afferma il segretario del sindacato Rai Carlo Verna - che non può essere tenuto a un guinzaglio che si accorcia sempre più e che è nelle mani del potere politico. Arriveremo con lo slogan "Riprendiamoci la Rai" e un paio di forbici per tagliare una volta per tutte quel guinzaglio"

Martedì 21 giugno alle ore 18 al Piccolo Eliseo in Via Nazionale mobilitazione promossa dall’Usigrai dal titolo ''Riprendiamoci il servizio pubblico!” "Un bene comune - come afferma il segretario del sindacato Rai Carlo Verna - che non può essere tenuto a un guinzaglio che si accorcia sempre più e che è nelle mani del potere politico. Arriveremo con lo slogan "Riprendiamoci la Rai" e un paio di forbici per tagliare una volta per tutte quel guinzaglio"

Roma - ''Riprendiamoci il servizio pubblico! Al di là dell'atto dovuto e comunque positivamente accolto dell'approvazione dei palinsesti ci rivolgeremo da cittadini ai cittadini. E' venuto il tempo della mobilitazione speriamo che in primo luogo il popolo dei referendum accetti di farsi coinvolgere'': lo dice Carlo Verna, segretario dell'Usigrai, lanciando una manifestazione per il 21 giugno.
''Dopo l'acqua, l'energia pulita e la legge uguale per tutti - afferma Verna in una nota -è venuto il momento di riappropriarsi della Rai, strangolata dai conflitti  di interessi e dai partiti.
La mobilitazione partirà con una convocazione per una manifestazione la settimana prossima, martedì 21 alle ore 18 in un teatro romano (il Piccolo Eliseo in Via Nazionale) in cui immaginiamo di coinvolgere tutti coloro (a partire dai colleghi lavoratori della Rai e da associazioni e movimenti da sempre attenti al tema) che hanno a cuore il servizio pubblico radiotelevisivo. L'Usigrai rompe gli indugi facendosi soggetto promotore di un'iniziativa in cui non vuole primazie - conclude Verna - ma il risultato di determinare il rilancio della Rai''. (ANSA)

RIPRENDIAMOCI LA RAI!

Dopo l'acqua, l'energia pulita e la legge uguale per tutti è venuto il momento di riappropriarci della Rai, strangolata dai conflitti di interesse e dai partiti: il Palazzo non vuole un servizio pubblico libero e dalla parte dei cittadini.
... Anche il presidente dell'Agcom Calabrò ha autorevolmente sostenuto che i partiti e i concorrenti non vogliono una Rai competitiva. Ecco allora evasione del canone non contrastata e lacci e lacciuoli derivanti da norme che ci parificano a una pubblica amministrazione.
L’Usigrai invita tutti, colleghi e lavoratori della Rai, associazioni e movimenti, cittadini e cittadine che hanno a cuore il Servizio pubblico radiotelevisivo, a una mobilitazione per difendere e rilanciare la Rai.
Vogliamo una informazione libera e completa.
Vogliamo un Servizio pubblico radiotelevisivo all’altezza delle sfide del momento.
Vogliamo una Rai forte e garante della libertà dei cittadini a essere pienamente informati.
Martedì 21 giugno - ore 18
Teatro Piccolo Eliseo
(Via Nazionale - Roma)

RAI: VERNA (USIGRAI), TROPPE ZONE OSCURE, SERVE UNITA' CRISI
Roma, 20 giugno - "Troppe zone oscure e interferenze inquietanti intorno alla Rai. Masi appartiene per fortuna al passato,ma quel che emerge dall'inchiesta sulla P4 esige un'unità di crisi presso la commissione interna del codice etico".Lo scrive in una nota il segretario Usigrai, Carlo Verna.
"Ci vogliono nervi saldi e massima trasparenza - dice il sindacalista - occorre dimostrare coi fatti che alcuni desiderata vengono respinti nell'interesse dell'azienda. Sarebbe bello che la Rai di oggi diradasse ogni nube offrendo subito un contratto a Roberto Saviano,che chiedesse a Michele Santoro di rinegoziare l'uscita e di continuare a fare Annozero,che garantisse senza indugio la tutela legale a Milena Gabanelli, che evitasse nomine chiacchierabili.Anche di questo - annuncia Verna- parleremo domani alle 18 al teatro Piccolo Eliseo nella manifestazione 'Riprendiamoci la Rai'". (ADNKRONOS)

L’Associazione Stampa Romana aderisce alla mobilitazione dell’Usigrai “Riprendiamoci la Rai”
Le ultime vicende del servizio pubblico, dall’addio di Michele Santoro e dalla rinuncia ad Anno zero, sostituito da una fiction, al sofferto rinnovo contrattuale di Report e i rischi sulla copertura legale dei colleghi, vanno nella direzione di una riduzione del pluralismo e di un sacrificio dell’autonomia professionale e redazionale dei giornalisti della Rai.
La compressione degli spazi giornalistici e di approfondimento si verifica in assenza di un piano industriale, con un’azienda in deficit per decine e decine di milioni di euro.
Non fanno meno male le notizie in arrivo da inchieste della magistratura che prefigurano un livello decisionale che non passa dal consiglio di amministrazione, dal direttore generale e dalle strutture aziendali.
La richiesta che parte dall’Usigrai è quella di considerare il servizio pubblico radiotelevisivo un bene comune, come accade per l’acqua, per l’energia, per la scuola pubblica.
Stampa Romana invita tutti i cdr e i colleghi a sostenere un percorso di apertura alla società civile che chiede una migliore e larga informazione, sostenendo l’iniziativa di domani al teatro piccolo Eliseo dalle 18.

RAI: USIGRAI, SI MOLTIPLICANO ADESIONI A MANIFESTAZIONE 21/6
'RIPRENDIAMOCI LA RAI' AL TEATRO PICCOLO ELISEO
'''Riprendiamoci la Rai', la voglia è tanta. Si moltiplicano in queste ore le adesioni individuali
e collettive di sindacati e associazioni alla manifestazione promossa dall'Usigrai per martedi' 21 alle ore 18 al teatro Piccolo Eliseo in via Nazionale a Roma''. Lo annuncia il segretario del sindacato dei giornalisti della tv pubblica, Carlo Verna.
''Non la riteniamo la nostra manifestazione, ma quella di tutti i soggetti sindacali e non che vi hanno aderito.
Un'iniziativa per la Rai dei cittadini - continua Verna in una nota - per riappropriarsi di un bene comune, che il Palazzo sta distruggendo con azioni ed omissioni. A tutti quelli che interverranno, a partire da noi stessi, sarà dato lo stesso tempo di intervento. Cominceremo simbolicamente col taglio del guinzaglio, quello a cui si vuol tenere legata la Rai, perché sia cosa propria dei padroni del vapore, che la possono far vivere o morire, piuttosto che risorsa di tutti. A questo stato
di cose diremo tutti insieme un forte basta, mettendo subito in campo le iniziative che al Piccolo Eliseo saranno decise''. (ANSA)

REFERENDUM: USIGRAI, CONDIVISIBILE DENUNCIA RIZZO NERVO
''Questa cappa che c'è sulla Rai è insopportabile. La denuncia del consigliere Rizzo Nervo è
condivisibile e anticipa in qualche modo ciò che anche noi stigmatizziamo ovvero la cancellazione degli esiti referendari dal palinsesto di RaiUno e Raidue. Bene invece hanno fatto RaiTre col Tg3
e Rainews''. Lo dichiara in una nota l'esecutivo nazionale dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.
Secondo l'Usigrai, ''il Palazzo non vuole un servizio pubblico libero e dalla parte dei cittadini''. E afferma che ''in maniera autorevole il Presidente dell'Agcom Calabrò offre la motivazione
forte della nostra mobilitazione fissata per il 21 giugno al teatro Piccolo Eliseo di Roma: la riforma della Rai è necessaria, ma i partiti e i concorrenti non vogliono una tv pubblica più competitiva''.
''Stiamo pazientemente attendendo segni di discontinuità rispetto alla Rai di Masi. La sfida -conclude il sindacato- è su nomine condivise e di alto profilo. Se ci sarà un piccolo cabotaggio
con un po' di manuale Cencelli in salsa di conflitto di interessi, sarà col sindacato rottura piena''. (ADNKRONOS)

RAI: SIT-IN A VIALE MAZZINI PER 'LIBERARLA DA PARTITI'
ORGANIZZATO DA ART.21, PRESENTI ASSOCIAZIONI E PARLAMENTARI
Roma, 16 giugno - Associazioni, giornalisti Rai ed esponenti politici hanno animato il sit in, organizzato da Articolo 21, che si è tenuto questa mattina a Viale Mazzini per avviare ''una campagna per liberare l'Italia dal conflitto di interessi e la Rai dal controllo politico''. Diversi gli striscioni esposti a favore, oltre che di Michele Santoro, anche dei giornalisti e conduttori del servizio pubblico in scadenza di contratto. 
Hanno aderito il Popolo Viola, Federconsumatori, Fnsi, oltre ad esponenti di Pd, Idv, Sel e Federazione della sinistra. Per la Rai erano presenti i consiglieri di opposizione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, il direttore di Rai3 Paolo Ruffini, i giornalisti Tiziana Ferrario e Maria Luisa Busi, e il segretario dell'Usigrai Carlo Verna. Tra i parlamentari, oltre al portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, presenti Vincenzo Vita del Pd e Pancho Pardi dell'Idv.
Giulietti ha ricordato la proposta di legge presentata insieme all'esponente del Pd Roberto Zaccaria, per ''consentire all'utente, al momento di pagare il canone, di indicare un nome come componente del Consiglio degli utenti e una preferenza, in positivo e un'altra in negativo, sui programmi''. Il portavoce di Art.21 ha inoltre proposto che ''il movimento vada avanti, costituendo un comitato composto da parlamentari e rappresentanti di comitati e movimenti per portare avanti da subito il dibattito sulla riforma della Rai''. Tra le iniziative anche quella di molti dipendenti Rai che hanno scritto ai vertici per dire ''no a ingerenze esterne e allo svilimento culturale e sì ad Annozero a un euro''.
''Come dimostrato dal referendum sull'acqua, i beni pubblici sono considerati un valore essenziale - ha spiegato Vita - e la Rai ha un grande valore pubblico nell'epoca della rete. Il ministro Romani si occupi di digitale e non di nomine Rai, anche perché la Corte Costituzionale ha già spiegato che il governo non deve entrare nella gestione della Rai. Ed, in tema di canone, spieghi anche come mai i grandi evasori sono gli enti pubblici''. Il senatore ha quindi chiesto che Romani vada in Aula, annunciando una interrogazione sulle parola pronunciate ieri dal ministro a Tunisi.
L'Usigrai ha inoltre annunciato un incontro per martedì prossimo al Teatro Piccolo Eliseo sempre sul tema della crisi del servizio pubblico. ''Dopo l'acqua, l'energia pulita e la legge uguale per tutti è venuto il momento di riappropriarsi della Rai, strangolata dai conflitti di interessi e dai partiti'', ha dichiarato Verna. (ANSA)

 LORENZA LEI: “È IMMINENTE IL RINNOVO DEI CONTRATTI”
Il Direttore generale della Rai, Lorenza Lei, ha assicurato che è imminente il rinnovo dei contratti con i conduttori di programmi in onda sulle reti Rai e in scadenza in queste settimane. Lo apprende l'Agi in ambienti aziendali. In particolare, il dg lo ha detto nel corso del cda di oggi che aveva all'ordine del giorno l'approvazione dei palinsesti autunnali, che comprendono anche programmi come Ballarò, Report, Che tempo che fa e Parla con me, i cui conduttori (Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Fabio Fazio e Serena Dandini) hanno per l'appunto il contratto in scadenza.In questi giorni sono in corso contatti tra azienda e conduttori per definire appunto il rinnovo. Il Direttore generale ha anche fatto rilevare che la presenza nei palinsesti di quei programmi lascia intendere chiaramente che si va verso il rinnovo, a meno di imprevedibili colpi di scena per l'azienda. (AGI)  RAI: OK CDA A PALINSESTI, OTTO SI' E UN ASTENUTO
Il consiglio di amministrazione Rai ha approvato i palinsesti autunnali. Secondo quanto si apprende,
hanno votato a favore otto consiglieri. Unico astenuto il consigliere Antonio Verro.
Non ci sarebbero variazioni nei palinsesti precedentemente discussi. In particolare sarebbero confermati tutti i programmi di Rai3.
In apertura della riunione di oggi del cda, secondo quanto si apprende, il dg Lorenza Lei avrebbe
espresso disappunto per la lettera inviata da Fabio Fazio a Repubblica, sostenendo che le trattative per il rinnovo del contratto con il conduttore di 'Che tempo che fa' sono a buon punto. Il dg avrebbe garantito tutti gli sforzi necessari per definire gli accordi il più velocemente possibile e avrebbe anche aperto, nel rispetto delle richieste del conduttore, alla conferma del cast della trasmissione della passata stagione.
Secondo quanto si  pprende, inoltre, i palinsesti autunnali sarebbero sostanzialmente immutati. Sarebbe stato deciso di inserire nella seconda serata di Rai2, il mercoledì e il giovedì, una trasmissione su temi internazionali ed una su temi economici, entrambe affidate al Tg2. Il cda dovrebbe tornare a riunirsi giovedì prossimo alle 10.30. (ANSA)

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