"Siamo alla spending review a giorni alterni. O più probabilmente agli spot personali quotidiani. L'ennesima chiamata di un giornalista esterno è uno schiaffo dato a 1700 giornalisti Rai. E anche alla tanto decantata revisione della spesa". È l'affondo dell'esecutivo Usigrai, che sottolinea: "Il direttore generale dica con massima trasparenza i contenuti del contratto siglato con Massimo Giannini: la Rai deve essere una casa di vetro, quindi parli con chiarezza. E già che c'è dica quanti giornalisti esterni (compresi i pensionati di altre aziende) sono contrattualizzati con le testate e le reti Rai, e quanto costano ai cittadini".
"Ieri - annuncia il sindacato dei giornalisti Rai in una nota - il dg ha inviato a tutti i dipendenti della Rai una versione decurtata delle linee guida di riforma, invitandoli a mandare suggerimenti via mail: metodi acquisiti in aziende private dove è cresciuto professionalmente per lacerare le relazioni sindacali. Con l'obiettivo di far saltare una riforma indispensabile e che l'Usigrai chiede da anni, ma che il dg evidentemente sventola solo come sua operazione di immagine. Ma i giornalisti Rai non ci cascano: l'ascolto e il rispetto non sono una mail aperta (tanto poi decide il capo), l'ascolto e il rispetto partono dalla valorizzazione delle risorse interne. Ancora una volta mortificate. Ecco perché una mail a quell'indirizzo noi la invieremo: il dg vuole suggerimenti per la riforma della Rai? Ecco il nostro: "Basta con gli esterni. Valorizzare le risorse interne. Ecco la spending review". (ROMA, 5 AGOSTO - ANSA)