«Agosto è per definizione il mese delle ferie. Ma alcuni temi sulla Rai sono "in vacanza" da tanto, troppo tempo. È ora che le ferie finiscano, in tutti i sensi. L'Usigrai auspica che cessi il Silenzio assordante, e prolungato ben oltre la classica pausa estiva, che da più parti circonda la Rai e ne rende incerto e preoccupante il futuro». Lo afferma l’Esecutivo Usigrai in una nota diffusa giovedì 28 agosto 2025.
L’organismo sindacale di base prosegue: «Il Silenzio della commissione di Vigilanza, paralizzata da più di un anno e incapace di svolgere il ruolo affidatole dal Parlamento, con una Rai lasciata senza controllo, senza indirizzo e senza Presidente. Il Silenzio della politica, che dopo aver lanciato il sasso nello stagno con diverse proposte di riforma per la nomina dei vertici, non trova il coraggio di affrontare il vero tema della questione: sottrarre l'azienda del Servizio Pubblico all'influenza dei partiti, di tutti i partiti, e consentirle di adempiere agli obblighi imposti dall'European Media Freedom Act. Va invece in direzione opposta la proposta di riforma della Rai dell'attuale maggioranza di Governo, che punta a legare il destino dell'azienda alla maggioranza semplice del Parlamento, vincolando ancor di più la Rai ai partiti al governo e svilendo - tra gli altri - il ruolo delle opposizioni, delle regioni. Il Silenzio della stessa azienda che deve far chiarezza sul destino del Piano delle News: un progetto che sembra sempre più una nave alla deriva, persa nel porto delle nebbie, senza alcun approdo certo e al momento anche senza guida, senza una nuova Direzione per l'Offerta Informativa».
L’Usigrai conclude: «Sono i silenzi a pesare più delle parole. Lo ribadiamo e lo ribadiremo sempre, come giornalisti che hanno a cuore l'autonomia e la credibilità della Rai Servizio Pubblico e il futuro di chi ci lavora». (anc)