Usa, Los Angeles Times taglia altri 300 posti di lavoro: di questi 70 sono giornalisti

Il Los Angeles Times taglierà 300 nuovi posti di lavoro, 70 dei quali riguarderanno giornalisti. Lo ha annunciato il quotidiano californiano sul suo sito internet: si tratta della ultima riduzione d'organico di una lunga serie per la testata, che deve fronteggiare una diminuzione delle entrate pubblicitarie

Il quotidiano - la cui casa madre, il gruppo Tribune, ha annunciato a dicembre di essersi messo sotto la protezione della legge sui fallimenti - eliminerà inoltre la pubblicazione "California" per fonderla nelle sue pagine di informazione nazionali e internazionali. Con questi nuovi tagli, il numero di dipendenti del gruppo editoriale del L.A. Times scenderà a meno di 600, rispetto ai 1.200 del 2001. Il quotidiano aveva già licenziato il 10 per cento dei suoi giornalisti a ottobre e ridotto la sua foliazione del 14 per cento a luglio, per tentare di compensare il calo delle entrate. Come la maggior parte dei quotidiani statunitensi il Los Angeles Times, diffuso nel sud-ovest del Paese, soffre così di una continua 'erosione' dei suoi dati di vendita. Fondato nel 1881, il quotidiano che fa parte del gruppo Tribune Co. rilevato nel 2007 dall'investitore Sam Zell per 13 miliardi di dollari, aveva nel 2005 oltre 840.000 lettori al giorno. Il gruppo Tribune ha annunciato a dicembre di essersi messo "volontariamente" sotto la protezione della legge americana sui fallimenti (capitolo 11). (Apcom)