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Rai 14 Lug 2011

"Uno strumento vecchio ma anche nuovo che può insegnare molto all’informazione"

Il punto di forza della radio "è di essere antica e moderna al tempo stesso, uno strumento che ha mantenuto freschezza e capacità di rinnovarsi", ed è un modello che "non temo di dire che dovremmo seguire in tutta la Rai, perché è quello che da meno rogne e più soddisfazioni". Lo ha dichiarato il presidente della Rai Paolo Garimberti, ospite stamane della trasmissione di Rai Radio1 'Radio anch'io'.

Il punto di forza della radio "è di essere antica e moderna al tempo stesso, uno strumento che ha mantenuto freschezza e capacità di rinnovarsi", ed è un modello che "non temo di dire che dovremmo seguire in tutta la Rai, perché è quello che da meno rogne e più soddisfazioni". Lo ha dichiarato il presidente della Rai Paolo Garimberti, ospite stamane della trasmissione di Rai Radio1 'Radio anch'io'.

Il tema della puntata era il clamoroso risultato dell'ultimo rapporto del Censis sui media, in cui la radio emerge come lo strumento d'informazione ritenuto piu' credibile dopo internet, davanti a tv e giornali. "Il suo punto di forza - ha detto Garimberti-è che sa competere con Internet, per il semplice fatto che anche i giovani ascoltano la radio mentre si distaccano dalla tv. Ha mantenuto una grande credibilità, allontanandosi dal giornalismo 'gridato' che impera un po' ovunque".
La radio è l'unico mezzo di comunicazione tradizionale ad avere incrementato, dal 2002 al 2011, la percentuale di utenti dell'11%.
"Dal rapporto Censis viene fuori che in tv ci sono troppo showmen -ha osservato Garimberti- mentre la radio ha mantenuto la capacità di essere giornalismo di approfondimento che da importanza ai fatti, li controlla, senza far prevalere una o l'altra parte. Ecco perché è più credibile della tv: in troppe tv, non solo in Italia, bisogna urlare, e per urlare bisogna essere partigiani".
La radio è l'unico mezzo di comunicazione tradizionale ad avere incrementato, dal 2002 al 2011, la percentuale di utenti dell'11%. "Dal rapporto Censis viene fuori che in tv ci sono troppo showmen -ha osservato Garimberti- mentre la radio ha mantenuto la capacità di essere giornalismo di approfondimento che da importanza ai fatti, li controlla, senza far prevalere una o l'altra parte. Ecco perchè è piu' credibile della tv: in troppe tv, non solo in Italia, bisogna urlare, e per urlare bisogna essere partigiani".
In particolare, Garimberti ha detto di rimproverare "il fatto di aver sostituito i giornali di partito col partito dei giornali. Tutti oggi cercano di dimostrare un'appartenenza. Parlo in generale, ma ci sono le eccezioni. Ad esempio l'informazione di Radio1 si distacca da questa linea perchè racconta i fatti nella giusta successione e gerarchia. Non si può dire lo stesso della Rai, e dei giornali.
Dovremmo fare come il celebre reporter statunitense Walter Cronkite: concludeva ogni puntata dicendo 'questi sono i fatti che sono accaduti oggi'". (ADNKRONOS)

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