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Un momento del Congresso di AMMPE World in Cile (Foto: congresoammpe2024.org)
Media 30 Set 2024

Unesco: «Diffamazione, cyberbullismo e discorsi di odio: cresce la violenza online sulle giornaliste»

Il punto della situazione nel corso del 25° Congresso mondiale dell'Associazione delle donne giornaliste e scrittrici a Punta Arenas, in Cile.

Se la professione del giornalismo è esposta a rischi sempre maggiori negli ultimi anni, per le donne è ancora più duro: tra il 2021 e il '22 la percentuale delle giornaliste uccise si è quasi raddoppiata (passando dal 6 all'11% del totale), mentre si fa evidente la violenza online - con diffamazione, disinformazione, cyberbullismo e discorsi di odio - di cui le giornaliste di ogni latitudine dicono di aver sofferto in gran misura (almeno il 73% delle donne interpellate da un sondaggio realizzato dall'Unesco in 125 paesi su un campione di 900 giornalisti e pubblicato nel 2022). Di questo si è parlato 25° Congresso mondiale dell'Associazione delle donne giornaliste e scrittrici (AMMPE World) a Punta Arenas, nel Cile antartico, con 144 professioniste provenienti dai cinque continenti.

Una violenza, quella online, con effetti diretti sulla vita reale delle giornaliste che l'hanno sofferta: sempre secondo i dati Unesco, presentati a Punta Arenas da Sergio Pinto, consigliere dell'ufficio regionale dell'Unesco per l'America Latina e il Caraibi, sul 26% delle vittime ha prodotto conseguenze in materia di salute mentale, mentre per il 30 % è stato elemento decisivo per optare per un'autocensura. «La violenza di genere rimane una delle minacce più gravi ai diritti umani e alla libertà d'espressione - ha ribadito Pinto - L'Unesco sostiene un appello urgente per un'azione collettiva in vista di sradicare questa piaga che colpisce le giornaliste». (Ansa - 28 settembre 2024)

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