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Osservatorio sui media 01 Mar 2011

Un sito web per scoprire gli articoli copiati dai comunicati stampa

Nascondere la relazione esistente tra Public Relation e notizie non è nell’interesse del pubblico, spiega Churnalism.com che, con un database di più di 3 milioni di articoli, permette ai lettori di verificare la genuinità degli articoli della stampa britannica – Il sito, spiega il suo direttore, servirà come “strumento di responsabilizzazione”, visto che ‘’anche la pubblicazione di articoli scritti col copia e incolla può contribuire al vertiginoso declino del buon giornalismo che stiamo vedendo in questi ultimi anni’’

Nascondere la relazione esistente tra Public Relation e notizie non è nell’interesse del pubblico, spiega Churnalism.com che, con un database di più di 3 milioni di articoli, permette ai lettori di verificare la genuinità degli articoli della stampa britannica – Il sito, spiega il suo direttore, servirà come “strumento di responsabilizzazione”, visto che ‘’anche la pubblicazione di articoli scritti col copia e incolla può contribuire al vertiginoso declino del buon giornalismo che stiamo vedendo in questi ultimi anni’’

Articoli fasulli e giornalisti pigri sono stati spinti sotto i riflettori da un nuovo sito web che si propone di denunciare  rendere tutti i materiali giornalistici basati prevalentemente sui  comunicati stampa, una pratica che nel Regno Unito viene indicata col termine dispregiativo di “churnalism” *, elaborato dal  giornalista del Guardian Nick Davies nel suo libro “Flat Earth News”, scritto nel 2008 (vedi anche Lsdi, L’ indipendenza sta diventando un lusso e Dal giornalismo alla produzione di massa di ignoranza).

Si tratta di churnalism.com, lanciato dalla Media Standards Trust, un sito che permette agli utenti di copiare e incollare in uno specifico form i testi di comunicati stampa e compararli con notizie e articoli pubblicate su quotidiani britannici (il sito dispone di un database di più di tre milioni di articoli) per vedere quali reporter sono più ‘’pigri’’ e quali, invece, più attivi nella ricerca di notizie.

(segue su Lsdi)

@fnsisocial

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