«Ogni tanto un murticeddu, vedi che serve! Per dare una calmata a tutti!». Nelle intercettazioni l'ordine è chiaro: Cosa Nostra chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ora Paolo Borrometi, che sul suo sito indipendente LaSpia.it denuncia ormai da anni gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all'ombra di quelli legali, è costretto a vivere sotto scorta, come altri 21 cronisti in Italia.
Con Paolo Borrometi, nella sala 'Santo Della Volpe' del Sindacato unitario giornalisti della Campania, martedì 7 maggio alle ore 18, si discuterà del suo libro, 'Un morto ogni tanto', e di libertà di stampa. Interverranno il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il presidente dell'Unione cronisti campani, Sandro Ruotolo, il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani, il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, e la responsabile campana di Articolo21, Désirée Klain.
Sarà l'occasione per lanciare una grande manifestazione a giugno a Napoli alla quale sta lavorando Sandro Ruotolo.