"Con le misure economiche per la rottamazione delle frequenze interferenti e i nuovi criteri per le graduatorie dei fornitori di contenuti si compie un passo decisivo verso la riforma delle tv locali che separa l'attività degli operatori di rete da quella editoriale: l'obiettivo è quello di riportare l'Italia nella legalità internazionale iscrivendo finalmente tutte le frequenze a Ginevra, ma anche di dare certezze alle tv locali che vogliono davvero investire e crescere". Così il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, commenta il via all'iter per l'attribuzione di misure economiche compensative per il rilascio volontario di frequenze televisive interferenti con i paesi esteri.
È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie
Generale n.129 del 6-6-2015) il decreto
interministeriale che disciplina la liberazione volontaria delle frequenze
riconosciute a livello internazionale ai Paesi confinanti ma assegnate e utilizzate
da operatori di rete televisivi italiani. Le graduatorie, una per ogni regione,
saranno redatte seguendo un ordine di priorità che privilegerà innanzitutto i
soggetti che libereranno le 76 frequenze escluse dalla nuova pianificazione di
Agcom, e poi i soggetti che decideranno di liberare altre frequenze attraverso
la costituzione di società comuni per una gestione più razionale dello spettro
radioelettrico.
Sul sito del ministero
dello Sviluppo Economico sono spiegate le modalità per presentare la
domanda di "rottamazione": eventuali richieste di informazioni e
chiarimenti dovranno pervenire via mail al Ministero entro il 13 giugno. La
somma a disposizione per la "rottamazione delle frequenze" è 50
milioni 826 mila euro. Sempre sul sito
del Mise sono da oggi in consultazione le
linee guida per la formazione delle graduatorie delle emittenti locali
regionali che potranno accedere al trasporto sulle nuove frequenze che Agcom
sta pianificando. Le nuove graduatorie saranno formate sulla base dei seguenti
tre criteri: la media annua degli ascolti rilevati da Auditel nella singola
regione o provincia autonoma; il numero dei dipendenti con contratto a tempo
indeterminato; i costi sostenuti per i giornalisti assunti.
Per la presentazione delle domande è previsto un periodo di 30-45 giorni dalla
data di pubblicazione del bando.