«Nella videoconferenza atta ad esaminare la richiesta della Nes, editrice del quotidiano Tuttosport, di accedere alla Cassa Integrazione in deroga Covid-19 in misura del 57%, le parti presenti, Fieg, azienda, Fnsi, Associazione Stampa Subalpina e Comitato di redazione non hanno trovato accordo alcuno. I redattori, rappresentati dal sindacato, hanno manifestato piena disponibilità a un sacrificio importante in termini di presenze al giornale e dunque ideazione e fattura dello stesso, oltre a quello salariale. La redazione, attraverso il Cdr, avrebbe accettato di lavorare quotidianamente fino a un organico dimezzato. Del resto da dodici anni, da quando è cominciato il taglio sistematico del numero di giornalisti fino ai 33 attuali, la stessa redazione ha dato dimostrazione di sensibilità e attaccamento, passando da uno stato di crisi all'altro senza soluzione di continuità». È quanto si legge in un comunicato del Comitato di redazione di Tuttosport.
«A fronte di questo scenario – prosegue la nota –, i giornalisti di Tuttosport chiedevano e chiedono soltanto garanzie per il futuro, che dimostrino l'eventuale presenza di una progettualità. Ad esempio la centralità della redazione anche sul sito Tuttosport.com, ora affidato ad altra società. E la possibilità di ricominciare a pieno organico alla ripartenza delle attività sportive seguite dal quotidiano. Il tutto per una pianificazione sull'indirizzo futuro della testata, che offra una visione e di conseguenza una speranza».
Ma l'azienda, conclude il Cdr, «non ha inteso dare risposta affermativa, dichiarandosi nell'impossibilità di fare previsione alcuna e manifestando la propria indisponibilità a prendere impegni al termine dell'emergenza, preannunciando anzi possibili successive azioni. Delusa da questo atteggiamento e tuttora in solidarietà difensiva, la redazione conferma lo stato di agitazione permanente. Ma continuerà comunque a profondere il massimo impegno per fornire un prodotto sempre più interessante e completo, come da tradizione nei nostri settantacinque anni di storia».