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Il presidente Giulietti e il segretario generale Lorusso
Internazionale 04 Nov 2016

Turchia, la Fnsi ai sindacati europei dei giornalisti: «Teniamo accesi i riflettori sulla repressione in atto. I governi dei Paesi Ue non possono tacere»

I governi dei Paesi europei non possono tacere di fronte a quanto sta accadendo in Turchia. «La Fnsi - anticipano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti - porrà  al comitato esecutivo della Ifj la necessità  di una mobilitazione di tutti i sindacati europei per accendere i riflettori sulla repressione in atto».

«La repressione in atto nei confronti di esponenti dell'opposizione parlamentare turca rende chiare e inequivocabili le finalità degli arresti di massa di giornalisti, magistrati, avvocati, intellettuali ordinati nei mesi scorsi dal presidente Erdogan: far calare il silenzio ed eliminare qualsiasi forma di coscienza critica per portare a compimento in fretta un disegno che assume sempre più i contorni di un golpe strisciante». 

Così il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, rispondono alla nuova stretta autoritaria in Turchia che negli ultimi giorni ha portato a nuovi arresti di giornalisti e non solo.

«Ci chiediamo – dicono i vertici del sindacato dei giornalisti – se la comunità internazionale che giustamente condannò il fallito golpe del luglio scorso non ritenga che un'analoga condanna meriti la svolta autoritaria imposta al Paese dal presidente Erdogan. I governi dei Paesi europei non possono tacere di fronte a incarcerazioni di massa e alla cancellazione di qualsiasi forma di dissenso nella società e nel Parlamento».

Per questo, in occasione della riunione del comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), in programma domani a Bruxelles, la delegazione della Federazione nazionale della stampa italiana «porrà – concludono Lorusso e Giulietti – la necessità di una mobilitazione di tutti i sindacati europei per accendere i riflettori sulla Turchia».

@fnsisocial

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