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Internazionale 23 Lug 2015

Turchia, giornalista licenziato dal Milliyet per aver criticato su Twitter il premier Erdogan dopo l'attentato a Suruc

Ancora notizie di giornalisti turchi vessati per essersi permessi di attaccare il premier Erdogan utilizzando il social network di microblogging Twitter. Questa volta è toccato a Kadri Gursel, firma di punta del quotidiano Milliyet, licenziato per un tweet “non in linea con l'etica dell'editore”, come si è affrettato a precisare il giornale sul suo sito internet.

Ancora notizie di giornalisti turchi vessati per essersi permessi di attaccare il premier Erdogan utilizzando il social network di microblogging Twitter. Questa volta è toccato a Kadri Gursel, firma di punta del quotidiano Milliyet, licenziato per un tweet “non in linea con l'etica dell'editore”, come si è affrettato a precisare il giornale sul suo sito internet.

Il quotidiano turco Milliyet ha licenziato uno dei suoi giornalisti di punta, Kadri Gursel, per un tweet critico nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdogan. Ancora un caso, dunque, di violazione della libertà di espressione e di informazione nel Paese da poco sconvolto dai tragici fatti di Suruc.
E proprio alla politica del premier Erdogan nei confronti dei terroristi dello Stato islamico, ai quali viene attribuito l'attentato del 20 luglio, fa riferimento il tweet incriminato in cui l’editorialista critica l’ipocrisia dei leader stranieri che hanno telefonato al presidente per porgergli le condoglianze per le 32 vittime dell’attentato. “È vergognoso - ha scritto Gursel - che i leader stranieri chiamino e consolino la persona che è la causa numero uno del terrorismo dello Stato islamico in Turchia”.
Subito dopo il messaggio su Twitter, il quotidiano Milliyet ha pubblicato una dichiarazione sul suo sito con la quale annunciava che la frase non è in linea con l’etica dell'editore e che per questo il rapporto con Gursel è concluso.
Sono ormai decine i giornalisti turchi arrestati o licenziati per aver criticato Erdogan o il suo governo. Questo di Gursel è dunque solo l’ultimo caso, in ordine cronologico, e arriva proprio a ridosso della decisione di un giudice turco di far bloccare per alcune ore l’accesso a Twitter, vietando anche ai media di diffondere immagini dell'attentato di Suruc.

@fnsisocial

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