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Editoria 13 Mar 2009

Tre giorni di sciopero proclamati dall'assemblea de "La Prealpina" contro "Il drastico piano di ristrutturazione che penalizzaerebbe gravemente il giornale piemontese Fnsi e Asl: "Impensabile un manovra fatta solo di tagli"

L'assemblea dei giornalisti del quotidiano La Prealpina ha proclamato tre giorni di sciopero - oggi, domani e sabato (12-13-14 marzo)- contro il piano di ristrutturazione presentato dall'azienda. E' quanto si legge in un comunicato. Tale piano - sostengono i giornalisti - avallato dall'attuale direttore responsabile, ipotizza la chiusura della redazione di Verbania e dieci esuberi fra i giornalisti di tutte le sedi, quasi un terzo dell'intero organico.

L'assemblea dei giornalisti del quotidiano La Prealpina ha proclamato tre giorni di sciopero - oggi, domani e sabato (12-13-14 marzo)- contro il piano di ristrutturazione presentato dall'azienda. E' quanto si legge in un comunicato. Tale piano - sostengono i giornalisti - avallato dall'attuale direttore responsabile, ipotizza la chiusura della redazione di Verbania e dieci esuberi fra i giornalisti di tutte le sedi, quasi un terzo dell'intero organico.

(ANSA) - MILANO, 12 MAR - In particolare - prosegue il comunicato - l'assemblea rileva > che per la prima volta nella sua storia ultracentenaria La Prealpina si trova ad affrontare una situazione di drastico ridimensionamento della redazione, della foliazione e della diffusione, in quanto il giornale non sarebbe piu in edicola in due province dell'area piemontese dov'e presente dal 1993. L'assemblea dei giornalisti chiede all'opinione pubblica e alle forze politiche e sociali del territorio un sostegno in questa difficile battaglia che riguarda tutte le zone di diffusione del quotidiano - conclude la nota e in particolare > la provincia di Varese, di cui la Prealpina Š patrimonio insostituibile. (ANSA).
“Lo sciopero di tre giorni dei redattori de La Prealpina di Varese, cominciato ieri, è indice di una situazione precaria che sta diventando allarmante. Nessuno mette in discussione che la congiuntura non ponga difficoltà di quadro economico ma lo stato di crisi andrà verificato con rigore in ogni suo aspetto. Per la Federazione della Stampa e per l’Associazione Lombarda dei Giornalisti è impensabile una manovra fatta essenzialmente di tagli all’occupazione dei giornalisti, sui quali l’azienda prevede ben dieci esuberi, un terzo dell’intero organico. Il Sindacato di categoria - con ogni sua articolazione - esaminerà, infatti, tutti gli elementi che hanno indotto l’azienda a richiedere lo stato di crisi, analizzando in profondità i fattori di squilibrio dei conti e rivendicando la giusta considerazione del valore del lavoro giornalistico, essenziale perché il quotidiano, attraverso i necessari contenuti, recuperi valore e posizioni. Un semplice taglio di giornalisti, senza una considerazione adeguata del loro lavoro professionale e del radicamento territoriale della testata, sarebbe un piano privo di prospettiva. Per queste ragioni la Fnsi e l’Alg sono, e saranno, vicine ai colleghi de La Prealpina al tavolo nazionale di verifica dello stato di crisi con un atteggiamento responsabile e solidale.”

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