La redazione di Radio Sportiva, con il sostegno dell'Associazione Stampa Toscana e della Federazione nazionale della stampa italiana, è costretta a proclamare lo sciopero dopo l'allontanamento (leggasi licenziamento) immotivato di un collega. Licenziamento che si somma a una situazione del tutto inaccettabile in cui la redazione si trova a lavorare, nonostante la continua crescita che ha portato l’emittente a raggiungere il milione di ascoltatori al giorno.
«Da sei anni – spiegano in una nota i colleghi dell’emittente – Radio Sportiva ha ottenuto grandi successi: giornalisti mai regolarmente assunti sono stati inviati a seguire Olimpiadi e campionati del mondo. Nell'ultimo anno, stanchi di uno stato di cose non più sostenibile, i redattori di Radio Sportiva hanno portato avanti, d’intesa con il sindacato, le legittime richieste di regolarizzazione dei rapporti di lavoro a cui la proprietà, a fronte di una presunta disponibilità iniziale, non ha dato seguito nemmeno dopo l’ispezione dell’Inpgi che ha redatto un verbale in cui si certifica un rapporto di lavoro subordinato».
A fronte di tali rivendicazioni, e nonostante l’ispezione dell’ente, dunque la situazione a Radio Sportiva è rimasta immutata. Anzi: «Al contrario – proseguono i giornalisti – è continuato il cronico e sistematico ritardo nei pagamenti, fino ad arrivare al recente diniego da parte dell'azienda a corrispondere le mensilità da settembre in poi, mettendo in discussione anche i diritti già acquisiti e intimando l'accettazione di nuove condizioni unilaterali e retroattive».
E in risposta alle legittime rivendicazioni dei giornalisti, «l'editore – si legge ancora nella nota – ha tentato di censurare un precedente comunicato sindacale, facendo sfumare il volume e recapitando poi una lettera in cui si annunciano querele contro coloro che avevano letto il comunicato a nome della redazione. Oltre a ciò, la proprietà di Radio Sportiva attua costantemente un'ingerenza diretta nell'attività giornalistica con direttive contraddittorie e di natura non imprenditoriale».
Tale clima ha portato, tre mesi fa, l'assemblea dei redattori a sfiduciare il direttore. E ora, nel momento dello sciopero, la redazione di Radio sportiva rivolge un appello al ministro Luca Lotti, alla Regione Toscana al Coni e alle federazioni sportive «affinché – conclude la redazione – diano un contributo al riconoscimento dei diritti di chi ha dedicato anni di lavoro alla diffusione degli avvenimenti sportivi in Italia e all'estero».
La redazione, sempre d'intesa con Associazione Stampa Toscana e Federazione nazionale della stampa, si augura che la situazione possa essere risolta, anche attraverso un tavolo nazionale di trattativa, ma è determinata a continuare la lotta, in tutte le sedi, con il sostegno del sindacato, per tutelare la dignità, la professionalità e i diritti dei giornalisti.
«Preoccupazione, solidarietà e sostegno ai giornalisti di Radio Sportiva, che vivono una situazione di difficoltà» sono stati espressi dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani. Il presidente ha auspicato che «la difficile situazione in atto si evolva presto per il meglio».