Inizia a prendere forma il prossimo Dig Festival, rassegna di giornalismo investigativo in programma a Riccione dall’1 al 3 giugno 2018. Anche quest’anno, oltre a presentare le inchieste e i progetti che si contenderanno i Dig Awards, la manifestazione proporrà incontri, proiezioni e spettacoli. Ai professionisti della comunicazione (giornalisti, studenti, videomaker) è dedicata un’intera sezione, la Dig Academy: tre giorni di seminari in corso di accreditamento presso l’Ordine nazionale dei giornalisti, tenuti da reporter ed esperti di nuovi media.
I corsi prenderanno in esame le più avanzate forme di giornalismo investigativo, con un occhio di riguardo per le tendenze attuali del linguaggio video. Professionisti di fama internazionale come Claudine Blais, del pluripremiato programma canadese Enquête, o Susanne Reber, già collaboratrice della piattaforma multimediale californiana Reveal, presenteranno il metodo di lavoro di due équipe all’avanguardia, mentre Serena Tinari (Swiss organisation for investigative journalism) si concentrerà sui vantaggi offerti dai team transazionali.
Non mancheranno i casi-studio italiani: se Nico Piro (TG3) descriverà la sua esperienza come corrispondente dai fronti di crisi, raccontando l’evoluzione recente di una professione antica, Pablo Trincia, insieme a Gianni Gozzoli e Giorgio Minguzzi, si soffermerà sulle soluzioni narrative garantite dai podcast, citando come esempio la serie audio di «Repubblica» Veleno.
Sempre a proposito di nuovi progetti, Angelo Mincuzzi e Roberto Galullo («Il Sole 24 Ore») presenteranno il format Fiumi di denaro, spiegando le straordinarie opportunità offerte alle inchieste economiche dall’integrazione di più media (carta, web, video, radio, tv e social).
I temi dell’economia saranno al centro di altri due seminari: Carola Frediani («La Stampa») analizzerà il lato oscuro delle criptovalute, mentre gli esperti dell’Irpi parleranno di riciclaggio internazionale, concentrandosi sull’importanza dei whistleblower per scoperchiare questi crimini.
Previsti anche diversi seminari dedicati all’impatto delle nuove tecnologie sul giornalismo. Tra i temi trattati: i segreti della comunicazione su Facebook (Federico Nejrotti), l’impatto degli hacker nel nuovo giornalismo (Philip Di Salvo), le innovative proposte del visual data journalism (Matteo Moretti). Non mancheranno infine le indicazioni deontologiche per il giornalismo online (Irpi) e i consigli per proteggere dati e fonti da intrusioni informatiche (Hermes Center).
Per informazioni: www.dig-awards.org/it/academy